Gli ultimi giorni sono stati – come da previsione – molto caldi. Dati alla mano, però, gli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia fanno notare che non è stato superato il record di temperatura del 2012. Anche nella giornata di mercoledì 8 agosto a Modena non si è andati oltre i 33.2°C rilevati alla stazione storica dell’Osservatorio in Piazza Roma e i 34.8 °C al Campus di Ingegneria di via Vignolese, nella periferia cittadina. E oggi, giovedì 9 agosto, verso l’alba, le minime si sono attestate a 23.7°C nella stazione sul torrione orientale del Palazzo ducale, in centro città, e a 19.3°C nella stazione periferica, posta su terreno erboso, del Campus universitario di Ingegneria. Durante la giornata la colonnina è risalita ai 33.0°C di Piazza Roma ed ai 34.9°C  di via Vignolese.

Aumenta, tuttavia, il computo di “giorni caldi”, quelli che per i tecnici vanno oltre i trenta gradi centigradi. Con la giornata odierna, 9 agosto, siamo a quota 52, “ormai il doppio – ci ricorda l’esperto Luca Lombroso, consultando l’Annuario dell’Osservatorio Geofisico universitario di Modena, che viene puntualmente aggiornato da 180 anni – della media 1971-2000 che è stata di 27 giorni caldi all’anno, superando già ora, pur se l’estate non è finita, i 51 giorni caldi che si sono avuti l’anno scorso”. Per ora il 2012 si colloca al nono posto fra le estati con più giorni caldi, ormai prossimo alle sequenze calde del 1998 (53 giorni), del 2007 (54) e del 2009 e 1945 (56). Al quarto posto – poiché siamo in clima olimpico -, “medaglia di legno”, è il 1950 con 60 giorni over trenta gradi. La “medaglia di bronzo” è, invece, appannaggio dell’estate 2008 a quota 62, preceduta come “medaglia d’argento” dall’estate 1877 con 63. “Ma quello – fa notare Luca Lombrosofu un caso isolato relativamente al XIX secolo”. Molto distaccata la “medaglia d’oro” del caldo, che spetta all’anomala estate 2003 con 80 giorni oltre i trenta gradi. “Ricordiamo, per curiosità e per sollevarci il morale – chiude la sua analisi il metereologo Luca Lombrosoche la <maglia nera> statisticamente a Modena se la aggiudica la freschissima estate del 1913, in cui si contarono soli 2 giorni caldi. Ma è ormai passato un secolo, galoppa il global warming e realisticamente è difficile che un evento del genere si ripeta!”.

Non si interrompe, invece, il lungo periodo di siccità. In forza di questo parametro di confronto, i mesi di giugno e luglio, ma vale anche per gli ultimi 12 mesi, hanno già stravinto la “medaglia d’oro della siccità”. “La vera pioggia – ci ricorda Luca Lombrosomanca dal 20 maggio scorso”. Restano così ferme a 300.1 mm le precipitazioni degli ultimi 12 mesi, e a 9.3 mm quelle del bimestre giugno-luglio. “E, pure, agosto è finora completamente a secco! Se prendiamo come riferimento gli ultimi 12 mesi – spiega l’esperto Luca Lombrosopossiamo verificare che è caduta meno della metà delle precipitazioni medie. Ancor più drammatica la situazione limitatamente al periodo estivo, in cui i soli 9.3 mm fin qui caduti sono appena un decimo della pioggia attesa. A livello statistico avremmo dovuto contare almeno 4-5 giorni di pioggia in luglio e agosto e 7-8 giorni in giugno. Per attenuare la siccità ora servirebbe una drastica rottura dell’estate insieme a piogge frequenti, ma senza ovviamente nubifragi e fenomeni estremi come avvenuto nelle piovose estati 2002 e 2005”.

Previsioni. L’attesa per le piogge, purtroppo, continuerà ancora, ma qualche buona notizia l’avremo sul fronte caldo. Nei prossimi giorni si annuncia una moderata rinfrescata con temperature che scenderanno anche di 6-7 gradi. L’anticiclone subtropicale, infatti, si ritirerà, mentre rafforzerà l’anticiclone “Zacharias” sull’Europa centro-occidentale, che favorirà, da venerdì 10 agosto, infiltrazioni di aria fresca da nordest. Ancora una volta, però, l’attività dei rovesci temporaleschi più intensi sarà principalmente confinata a nord del Po. Non è escluso che qualche nuvolone sconfini nelle nostre zone, in particolare fra venerdì 10 e sabato 11 agosto. Si tratterà, nel caso, di fenomeni brevi ed episodici, non risolutivi del dramma “siccità”. In compenso, avremo un fine settimana, in particolare domenica 12 agosto, abbastanza soleggiato e con cielo limpido, con giornate gradevolmente fresche e temperature massime che dovrebbero finalmente restare sotto la fatidica soglia dei trenta gradi. In pianura e nelle città emiliane la colonnina del mercurio non dovrebbe superare i 26°-27°C nella giornata di sabato 11 agosto e i 28°-29°C domenica 12 agosto, con serate e nottate quasi frizzanti e minime all’alba sui 15°C. Fresco deciso in Appennino: a 1000 m si resterà di giorno attorno ai 20°C e all’alba si scenderà anche sui 10°C.

In vista del ferragosto, – aggiunge Luca Lombrosola tendenza indica un’espansione del più classico degli anticicloni, quello delle Azzorre. E questo si accompagna a bel tempo e temperature in aumento, ma non su valori bollenti”. Lunedì 13 agosto ci riavvicineremo per quanto riguarda le temperature alla soglia dei 30°C. “Questo significa – conclude Luca Lombrosoche ci sono i presupposti perché la striscia dei giorni caldi oltre i trenta gradi di questo 2012 si allunghi ulteriormente. Un posto sul podio delle <estati più lunghe> non è lontano, ma difficile stabilire su quale dei tre gradini si piazzerà. Alcuni anni, incluso lo scorso 2011, la striscia è proseguita fino a settembre inoltrato, altre volte si è bruscamente arrestata a fine agosto. Quello che è ormai certo invece, sia dalla bibliografia scientifica che dalle osservazioni locali, è il legame tra global warming ed estati sempre più calde”.