In un anno difficile, in cui la crisi economica mina la capacità di spesa delle famiglie, la Festa Pd di Bosco Albergati, tenutasi dal 26 luglio al 16 agosto, è riuscita a migliorare il risultato ottenuto nella passata edizione. La Festa ha, infatti, chiuso con un incasso complessivo di 1 milione e 438mila euro, ben 323mila euro in più rispetto a quanto fatto registrare nel 2011. Merito anche, e soprattutto, della novità nella gestione: alla Festa, infatti, hanno lavorato in maniera congiunta i volontari che, in passato, si dividevano tra le due tradizionali manifestazioni di Villa Sorra e Bosco Albergati. Insieme sono riusciti a costruire una Festa più grande e più bella. “Le presenze e il risultato economico – spiegano Natalino Bergonzini e Moris Saguatti, i responsabili della Festa di Bosco Albergati – hanno premiato il lavoro e l’impegno di tutti, nonostante sia evidente come le famiglie siano sempre più in difficoltà. Non è un caso, infatti, che gli spettacoli e le iniziative siano state, in alcuni momenti, più affollate rispetto ai ristoranti”. La Festa ha “girato” a pieno ritmo grazie soprattutto ai volontari, per far funzionare una macchina così complessa occorrono almeno 600 persone ogni sera: “Vorremmo cogliere l’occasione – proseguono Bergonzini e Saguatti – per ringraziare le centinaia di persone che, in queste settimane, hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro competenze per “dare gambe” alla Festa, garantendo il funzionamento delle cucine e dei punti ristoro, degli spazi gioco e divertimento, dei parcheggi”. L’integrazione tra le due gestioni va a sostegno del progetto di recupero e valorizzazione del grande parco di Bosco Albergati. L’idea è quella di sviluppare un’area verde in grado sì di ospitare le Feste del Pd ma anche altre manifestazioni, come quelle legate al mondo del volontariato. Il progetto originale, a cui i volontari di Bosco Albergati stanno lavorando ormai di vari anni, è quello messo a punto, 20 anni fa, dall’architetto Cesare Leonardi e che, allora, vinse uno specifico simposio europeo. Il grande parco, su di un’area di 40 ettari, sta, piano piano, nascendo. I volontari hanno già messo a dimora 1.800 piante ad alto fusto e 3.500 arbusti che daranno vita a una lunga siepe in grado di delimitare l’area, abbattere le polveri e attenuare il rumore. Insomma, un polmone verde al servizio dell’intera comunità.