«La proroga alla sospensione dei pagamenti fiscali per le zone dell’Emilia-Romagna, della Lombardia e del Veneto limitata al prossimo 30 novembre è l’ennesima presa per i fondelli del Governo nei confronti delle popolazioni vittime del sisma. Siamo indignati. Chiediamo che la sospensione sia estesa almeno a giugno 2013, anche alla luce del fatto che dopo il terremoto in Umbria e Marche del 1997 i pagamenti vennero sospesi per due anni e mezzo». Così i consiglieri del gruppo regionale della Lega Nord Mauro Manfredini, Manes Bernardini, Stefano Cavalli, Roberto Corradi, dopo la decisione del consiglio dei ministri di ieri di rinviare al 30 novembre (dal 30 settembre) lo stop al pagamento delle tasse per le zone colpite dalle scosse del 20-29 maggio.

“Siamo stanchi di contentini e palliativi da parte di un Governo che sembra aver fretta di fare cassa sulla pelle della nostra gente – afferma il gruppo regionale del Carroccio -. La proroga di soli due mesi, rispetto all’iniziale termine del 30 settembre, è una presa in giro che suona quasi provocatoria.

I cittadini e le aziende che oggi stanno ripartendo hanno potuto contare solo sulle proprie forze, gli stanziamenti previsti da subito sono stati pari a quelli disposti per l’emergenza libica, quelli complessivi sono nettamente inferiori a quanto previsto per il sisma d’Abruzzo. Se a questo si aggiunge che il nostro popolo sta ancora pagando (e pagherà almeno fino a dicembre 2013) per il terremoto dell’Irpinia del 1980, si capiscono le ragioni della presa in giro governativa e della nostra indignazione. La misura è colma. L’Emilia – produttiva e laboriosa – esige rispetto. Chiediamo con forza, da subito, il rinvio del termine delle sospensioni fiscali. Le richieste di Errani appaiono solitarie e poco credibili di fronte a un Pd che, in aula, il 14 agosto scorso, bocciò l’ordine del giorno della Lega Nord per lo spostamento fino al 31 maggio 2013 (data della fine dello stato di emergenza) della sospensione dei termini amministrativi per il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali e per derogare a quella data il patto di stabilità interno».

«‘Aria fritta’». Così il segretario nazionale della Lega Nord Emilia Fabio Rainieri giudica la scelta dell’Esecutivo di prorogare la scadenza «di soli due mesi». «Più di un mese fa – dice il deputato del Carroccio – la commissione Finanze della Camera ha approvato all’unanimità una risoluzione a mia prima firma che posticipava a giugno 2013 la scadenza dei versamenti. Ora il Governo si deve attenere, evitando di rincorrere inutili proroghe a singhiozzo». « Posticipare di due mesi è una misura da ‘aria fritta’. Bastava che l’Esecutivo si attenesse (e lo deve fare) a quanto approvato all’unanimità in commissione».