“Il maggior utilizzo della moneta elettronica può essere uno degli strumenti per combattere l’evasione fiscale. Ma non può trasformarsi nell’ennesimo balzello che grava sulle imprese. È dunque necessario che il Governo si attivi presso l’ABI per abbattere i costi di utilizzo e di gestione del POS bancario”. È questo il commento di Confesercenti Modena in merito al recente Decreto Legge Crescita del Governo che dovrebbe entrare in vigore nel 2013 e che prevede per i commercianti come pure per gli artigiani e i professionisti di dotarsi di POS per tutti i pagamenti superiori a 50 euro.

“Siamo d’accordo nell’incentivare la moneta elettronica, il cui utilizzo più esteso, oltre ad essere finalizzato a contrastare l’evasione fiscale, fungerebbe anche da deterrente contro furti e rapine. L’imposizione del bancomat però, rischia da un lato di scaricare il peso del provvedimento interamente sulle spalle degli imprenditori, dall’altro di agevolare le banche, dato che le commissioni ad oggi risultano ancora onerose e scoraggiano fortemente l’utilizzo di bancomat, carte di credito e prepagate”.

“Gli strumenti e i costi necessari a combattere l’evasione fiscale non possono dunque essere accollati alle imprese. Occorre pertanto evitare esperienze fallimentari come quelle che hanno riguardato i distributori di carburante. È giusto ricordare infatti che nei mesi scorsi l’esecutivo ha adottato un provvedimento teso a favorire l’utilizzo della moneta elettronica per l’acquisto di carburanti, prevedendo che alle transazioni non dovesse essere applicato nessun costo. Nonostante la legge, le banche si sono rifiutate di applicare tale disposizione, ritenendo inammissibile sostenere il servizio facendosi carico dei relativi costi”.

“È necessario dunque che il Governo si faccia garante del principio caro anche all’Antitrust secondo il quale alla crescita dei volumi delle transazioni con moneta elettronica deve corrispondere l’abbattimento dei relativi costi. È questa la condizione per generare un circuito virtuoso affinché gli imprenditori possano sostenere e dare il proprio contributo alla lotta all’evasione”, conclude Confesercenti.