Prenderanno il via lunedì 17 settembre le lezioni nelle scuole dell’Emilia-Romagna. Un inizio di anno scolastico particolarmente importante, a 4 mesi dalla prima scossa del sisma che ha lesionato 471 edifici scolastici che ospitano diverse decine di migliaia di studenti. La situazione della scuola in regione, in particolare nelle aree terremotate, è stata illustrata questa mattina in conferenza stampa dal presidente della Giunta regionale e Commissario per la ricostruzione Vasco Errani, dall’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi e dal vice direttore dell’Ufficio Scolastico regionale Stefano Versari.

La Regione, in collaborazione con l’USR, ha scelto di dare avvio all’anno scolastico 2012/2013 con un augurio di buon lavoro in diretta web dalle scuole elementari di Cavezzo, in Provincia di Modena, uno dei luoghi più colpiti. L’evento – che lunedì prossimo sarà trasmesso sul sito www.scuolaer.it a partire dalle ore 11 – sarà soprattutto l’occasione per testimoniare lo straordinario impegno di chi ha lavorato negli ultimi mesi per fa sì che le scuole colpite dall’emergenza del sisma potessero iniziare regolarmente il nuovo anno scolastico. “Vogliamo dimostrare a questi studenti e ai loro insegnanti la vicinanza delle istituzioni e di tutto il sistema scolastico regionale – ha detto l’assessore Patrizio Bianchi -Abbiamo avviato cantieri per il ripristino e per la ricostruzione delle scuole, un’area con 70 mila ragazzi: questo è stato fatto con l’aiuto dei sindaci, dei dirigenti scolastici e degli insegnanti”.

“La scelta della priorità-scuola è una scelta di comunità – ha spiegato il presidente Vasco Errani – Avevamo assunto l’impegno di assicurare la regolarità dell’anno scolastico per ogni ordine e grado di scuola, lo stiamo realizzando con uno sforzo comune insieme alle istituzioni scolastiche, ai Comuni, alle Province, alla Regione e alle imprese che stanno costruendo a tempi di record le scuole prefabbricate. E’ un elemento di identità e di forza, dopo una tragedia come quella che abbiamo vissuto è una cosa che ci dà speranza. I rapporti col Governo in questi mesi ci hanno portato a raggiungere alcuni risultati importanti. Ci sono scelte ancora da fare, seguiremo come abbiamo sempre fatto, concretamente, la realizzazione di questi impegni che sono per noi irrinunciabili. Non chiedermo mai un euro di più o un insegnante di più di quello che è occorre, ma quello che è necessario per la ricostruzione e la qualità delle nostre comunità è irrinunciabile”.

Il 17 settembre tutte le scuole in Emilia-Romagna saranno in funzione, i Consigli di classe si sono infatti insediati il 1° settembre e il 28 di agosto sono stati nominati i nuovi dirigenti scolastici. Nell’area del terremoto le lezioni partiranno puntualmente nella maggior parte delle scuole, in alcuni casi con riduzione di orario e con il ricorso al sistema dei doppi turni. Ad oggi l’Ufficio scolastico regionale ha emesso 23 decreti con modifiche ordinamentali, una decina che prevedono il differimento dell’avvio delle lezioni. Per consentire le aperture è stato necessario verificare una ad una tutte le istituzioni scolastiche, in collaborazione costante con i sindaci e l’Ufficio scolastico regionale. Un sistema di controlli che ha riguardato non solo le strutture ma anche le attrezzature scolastiche. “Le scuole dell’area del terremoto – ha spiegato Stefano Versari – avranno la possibilità di formulare le richieste di attrezzature e di personale anche in date successive all’avvio dell’anno scolastico, sulla base delle necessità che via via si potranno manifestare. In questo modo abbiamo voluto garantire tutta la flessibilità necessaria”.

Il Programma operativo regionale per le scuole

Il primo obiettivo della Regione è stato quello di consentire la riapertura delle scuole in tempo utile per lo svolgimento dell’anno scolastico 2012-2013.

In questi mesi sono state controllate 896 scuole, 819 di proprietà pubblica e 77 di proprietà privata. Gli edifici scolastici risultati totalmente inagibili (E) sono 132 di proprietà pubblica e 7 di proprietà privata, mentre 23 edifici scolastici pubblici e 3 privati sono risultati inagibili ma per cause esterne (F). Risultano però parzialmente inagibili e classificati in B e C ulteriori 306 edifici scolastici, di cui 282 pubblici e 24 privati.

Il Programma Operativo Scuole per la riparazione degli edifici scolastici e per la realizzazione degli interventi sostitutivi in grado di assicurare il normale svolgimento dell’anno scolastico 2012-2013 ha una dotazione complessiva di oltre 166 milioni di euro. La ricostruzione è stata affidata in via prioritaria ai Comuni e alle Province per gli immobili di loro competenza, nel pieno riconoscimento del ruolo e delle competenze delle amministrazioni locali. Sono stati previsti contributi per 81.250.000 euro a Comuni e Province e di 5.850.000 euro alle scuole paritarie, per la riparazione immediata degli edifici scolastici, con interventi di ripristino e di rafforzamento.

L’intervento della struttura del Commissario Delegato è stata indirizzata alla ricostruzione degli edifici scolastici che non erano recuperabili e che hanno reso necessarie soluzioni alternative. Gli interventi eseguiti dalla struttura commissariale del presidente Errani, per la somma complessiva di 79.420.000 euro, hanno riguardato la costruzione di 28 edifici scolastici temporanei (56.420.000 euro), l’affitto di prefabbricati modulari per 30 edifici scolastici (23.000.000 euro) e la costruzione di palestre temporanee (1.500.000 euro). Tutti i cantieri sono aperti. Gli edifici scolastici temporanei (EST) sono in sostituzione delle scuole che non possono essere ripristinate entro il settembre 2013, mentre i prefabbricati modulari (PMS) sono stati destinati a sostituire solo temporaneamente le scuole che saranno ripristinate con miglioramento sismico entro il settembre 2013.

La Regione ha predisposto un Piano anche per il recupero degli arredi e delle attrezzature dalle scuole lesionate, che si è svolto e si sta svolgendo in collaborazione con i Vigili del Fuoco.

Il sostegno alle scuole

Interventi a sostegno delle autonomie scolastiche colpite dal terremoto sono stati previsti dalla Regione, che ha messo a disposizione delle scuole secondarie di secondo grado 330 mila euro, e dall’Ufficio scolastico regionale che ha stanziato circa 900 mila per le scuole dell’obbligo.

E’ inoltre in corso di approvazione una delibera regionale che stanzia un fondo di 500 mila euro per supportare i Comuni nell’avvio dell’anno scolastico delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Le risorse saranno destinate in particolare a coprire le spese di trasporto di studenti e insegnanti.

Il Ministero dell’Istruzione si è detto disponibile ad integrare la necessità di organico con personale aggiuntivo, sulla base delle richieste provenienti dal territorio.

Sarà a breve inoltre sottoscritto uno specifico accordo tra Regione e Ministero dell’Istruzione che destinerà alle scuole dell’Emilia-Romagna, con priorità a quelle colpite dagli eventi sismici e a quelle del territorio montano, le risorse nazionali per azioni di innovazione basate sull’impiego diffuso e sistematico delle tecnologie nella didattica quotidiana in classe. La Regione cofinanzierà l’intervento con circa 800 mila euro.

Una scuola grande come la Regione

La diretta di lunedì 17 settembre costituisce la prima delle iniziative di “Una scuola grande come la regione” 2012/2013, che nel mese di ottobre, quando anche tutti gli edifici scolastici ancora in costruzione saranno inaugurati, darà appuntamento in rete a tutti gli studenti e gli insegnanti dell’Emilia-Romagna per una nuova iniziativa volta, come è ormai tradizione, all’interazione e al dialogo tra le diverse realtà scolastiche regionali.