E’ morto il poeta bolognese Roberto Roversi, 89 anni. Era malato da parecchio tempo.

Nel 1955 fondo’ la rivista Officina con Francesco Leonetti e Pier Paolo Pasolini. Nel 1961 diede alla luce anche Rendiconti, di cui recentemente si pensava a una riedizione. Di entrambe le riviste e’ stato anche editore, scegliendo verso la meta’ degli anni Sessanta di non pubblicare piu’ con i grandi editori, preferendo addirittura fogli fotocopiati distribuiti autonomamente, quando non collaborava con piccole realta’ autogestite.
Negli anni Settanta scrisse diversi testi per Lucio Dalla: per gli album Il giorno aveva cinque teste, Anidride solforosa e, sotto pseudonimo, Automobili; poi anche per gli Stadio (Chiedi chi erano i Beatles, ma anche ‘Doma il mare, il mare doma’ dedicata a Maradona). Ha scritto moltissimo: romanzi, versi, testi teatrali e ‘fogli sparsi’, come amava dire. Era stato anche direttore del giornale Lotta Continua.
Nel 2006 ha chiuso i battenti la libreria antiquaria Palmaverde di Bologna che Roversi ha gestito dal 1948 insieme alla moglie Elena. Nel 2007 gli mori’ di cancro il figlio, Antonio, sociologo all’Universita’ di Bologna. Nel 2010 edito’ in cinquanta esemplari fuori commercio la versione integrale del poema ‘L’Italia sepolta sotto la neve’.