“Ieri la dichiarazione di sciopero in Coop Estense per sabato 22 settembre. Uno sciopero “normale”, per un contratto disdettato da 144 giorni, con l’obbiettivo di migliorare le condizioni di lavoro.Nessuna iniziativa eclatante, non è prevista l’occupazione di negozi o ipermercati; al contrario è stata organizzata una “normale” assemblea di lavoratori al mattino. Anche se lo sciopero era stato dichiarato il 28 aprile scorso era scontato che Coop Estense non avrebbe gradito. Era però difficile immaginare una reazione così rabbiosa e violenta.

Cosa sta accadendo? Volantini strappati dalle bacheche sindacali, pressanti inviti ad allontanarsi rivolti a lavoratori e sindacalisti che consegnavano stamane un volantino ai lavoratori” -. La denuncia arriva  da Donato Pivanti, segretario Cgil Modena e Marzio Govoni, segretario Filcams/Cgil Modena –

Ma anche innumerevoli cambiamenti di orari di lavoro, con turni proposti che arrivano sino alla mezzanotte di venerdì o che si trasferiscono alla domenica.

E poi, in una condizione dove già sono molti i lavoratori interinali presenti, è partita la ricerca in diverse agenzie di tutte le cassiere interinali possibili, con promesse di orari fino a 12 ore nella giornata di sabato.

Incredibile è poi che domani siano convocate le assemblee dell’azienda in orario di lavoro. Negli Iper è prevista una assemblea per ogni ora di lavoro, dove la partecipazione è obbligatoria per chi è di turno, e straordinaria per chi non lo è.

Assemblee aziendali senza regole e senza possibilità per i delegati sindacali di parlare, con una modalità che non ha paragoni in nessuna altra impresa, nemmeno nel peggiore padronato degli anni ’50.

Stupisce la volontà di Coop di inasprire i toni di una vertenza che il Sindacato ha interpretato con grande responsabilità, ad esempio sospendendo unilateralmente per oltre quattro mesi le iniziative a causa del sisma.

Ma al peggio non c’è mai fine – continuano Pivanti e Govoni –  è giunta la segnalazione che, in orario di lavoro, qualche iscritto al sindacato “spontaneamente” raccoglie firme in calce ad una lettera di protesta contro il sindacato stesso, con l’invito a non scioperare. Si tratta di una lettera che gira con grande facilità da un negozio all’altro, ed è funzionale a dimostrare uno scollamento tra sindacato e alcuni lavoratori.

E’ la stessa modalità di una decina di anni fa, quando lo sciopero per il rinnovo del contratto aziendale fu preceduto da circa un centinaio di autosospensioni dall’iscrizione alla CGIL, poi rientrate in gran parte.

Con grande libertà di movimento si stanno raccogliendo queste firme, mentre i delegati sindacali sono attentamente monitorati per evitare che parlino coi colleghi.

Infine è stato reso noto che Coop acquisterà pagine e pagine sui giornali locali per spiegare la propria posizione. Se così sarà è superfluo chiedersi chi pagherà tutto questo: certamente i soci Coop.

I Dirigenti di Coop Estense – concludono il segretario Cgil e il segretario Filcams/Cgil Modena –  stanno irresponsabilmente soffiando sul fuoco, alzando la tensione e proseguendo in comportamenti inaccettabili, che non possiamo tollerare oltre.

Il nostro invito è quello di fermarsi, rispettando il diritto costituzionale allo sciopero”.