“Altro che proroghe alla sanatoria immigrati, chiediamo controlli a tappeto”. Lo dice il responsabile del Dipartimento Federale “ Sicurezza, Giustizia e Immigrazione” della Lega Nord, Manes Bernardini nel giorno della diffusione delle prime stime Inca Cgil sulle richieste di regolarizzazione (più di 3.700 le domande inviate in Emilia Romagna, ma 9 su dieci non hanno i requisiti).

“Sicuramente sono tantissimi i casi di lavoro subordinato nascosti sotto la voce colf e badanti – dice –, e il dato preoccupante è che in tanti non presentano la domanda perché non riescono a rispettare le regole imposte da una normativa nata già male. Chiaro quindi che l’Emilia Romagna sia piena di situazioni di lavoro illegale, con persone occupate non in regola con le leggi che disciplinano la permanenza sul nostro territorio. Vogliamo sapere i nomi e i cognomi degli schiavisti del terzo millennio, e non procedere a sanatorie ma a pene severe per chi ha consentito lo sfruttamento. Prima di liberare gli schiavi bisogna punire con pene esemplari gli schiavisti. E anche in Emilia Romagna, da quel che emerge, ce ne sono tanti. Un fallimento anche delle norme regionali in materia e degli organi preposti ai dovuti controlli”.