Correva l’anno 1998 regnava la Giunta Tosi-Pistoni. La Giunta decise di censire i beni immobili dei sassolesi per formare una banca dati per i controlli ai fini tributari locali, addirittura con accesso presso le abitazioni, nonostante una legge del 1997 aveva previsto l’aggiornamento del catasto fabbricati e che non era possibile l’accesso alle abitazioni, prerogativa della sola Magistratura. Soldi sprecati e pratica illegittima.

La proposta operativa, non abbiamo mai saputo se indotta, veniva da una società di stanza in Puglia che gestiva e gestisce la riscossione dei tributi locali.

Tale società è entrata nel meccanismo, perverso, della società Tributi Italia Spa, attualmente all’attenzione della Magistratura di Chiavari per truffa a danno di Comuni, tra i quali Bologna, che le avevano affidato la riscossione dei tributi locali. Per fortuna il progetto non ebbe futuro e si sconfisse la pratica della “da cosa nasce cosa“.

I socialisti di Aprilia, fin dal 2009, avevano denunciato le anomalie gestionale della società Tributi Italia che aveva in concessione la riscossione dei tributi locali. Purtroppo i “ladri di tasse“ hanno messo in difficoltà il bilancio del Comune di Aprilia con un buco di 93 mln., ma si ha notizia che il “buco“ supera i 100 mln ed i Comuni truffati circa 460.

(Partito Socialista Italiano Sassuolo)