Il 12 ottobre, per l’intera giornata, la scuola sciopera e gli studenti manifestano. L’astensione dal lavoro riguarderà anche la scuola non statale e la formazione professionale. A fianco della FLC CGIL in tutte le piazze della regione ci saranno gli studenti: per rivendicare il diritto allo studio, per invertire l’ordine delle priorità per uscire dalla crisi, per costruire un ponte ideale tra i lavoratori e le giovani generazioni, per dire no alle politiche regressive di questo governo.

La scuola, in questo paese, ha già dato: 8 miliardi di euro in meno dal 2008 ad oggi, 150.000 posti di lavoro spariti, 200 milioni di euro in meno all’insegna della spending review, hanno piegato e svuotato il sistema scolastico pubblico delle risorse necessarie.

Proprio in queste ore, sono stati annunciati altri tagli dal governo: nel piano di stabilità per il 2013 è previsto il blocco dei contratti per tutto il 2014 e dell’indennità di vacanza contrattuale fino al 2015.

Non c’è rispetto del lavoro, dei lavoratori, degli studenti: accorpamenti di scuole, riduzione delle ore di lezione e dei laboratori, cattedre scoperte, mancato riconoscimento del sostegno per gli studenti portatori di handicap, classi pollaio, utilizzo forzoso di personale gravemente ammalato, mancate stabilizzazioni dei precari e negazione perfino del diritto alle ferie, indizione di un concorso inutile e costoso, blocco delle immissioni in ruolo del personale ATA, blocco delle pensioni e assenza di turn over, cancellazione della contrattazione.

A questi problemi potremmo aggiungere quelli relativi all’edilizia scolastica: più della metà degli edifici, infatti, non è a norma. Il Ministro però annuncia l’arrivo dei tablet nelle scuole e grandi progetti per la digitalizzazione quando in molte scuole del paese manca tutto e non si di investe un solo euro per mettere in sicurezza le scuole.

Il 12 ottobre scenderemo in piazza per dire che, per uscire dalla crisi, questo paese deve porre al centro dell’azione politica la scuola, l’università, la ricerca la conoscenza, i diritti e un’idea di Europa dei cittadini e della partecipazione in alternativa all’Europa dei mercati, della finanza e delle banche, dei poteri forti e dello spread.

Un paese che guarda avanti, che innova e investe, che crede nel futuro e nelle nuove generazioni, non taglia i diritti e non riduce gli spazi di democrazia, non taglia il welfare e le pensioni, non mette in ginocchio il mondo del lavoro e lascia indenni i grandi capitali, non riforma il mercato del lavoro limitando i diritti dei lavoratori perché “ce lo chiede l’Europa!”

L’Europa ci chiede anche di ridurre gli abbandoni scolastici, di aumentare il numero dei laureati, di abbassare la quota dei quindicenni con scarse capacità di lettura, di aumentare la partecipazione degli adulti ai meccanismi di apprendimento permanente, di investire sulla scolarizzazione compiuta per tutti tra i 3 e i 18 anni.

Il 12 ottobre la FLC CGIL e gli studenti saranno in sciopero e nelle piazze per contrastare un’idea di scuola che, soprattutto negli ultimi decenni e sull’onda di un’ideologia liberista, ha teso a privilegiare la domanda individuale di istruzione e a mettere in crisi il valore della sua universalità.

E ancora: saremo nelle piazze per chiedere un reale confronto sulla riforma degli organi collegiali che sta per essere approvata senza il coinvolgimento del mondo della scuola e delle sue componenti. Non si può accettare l’idea che i privati entrino nei consigli dell’autonomia senza aver chiarito che la scuola deve ricevere i finanziamenti dallo Stato, che la libertà d’insegnamento è garantita, che gli studenti e le famiglie hanno diritto di assemblea.

Il 12 ottobre la FLC CGIL e gli studenti saranno insieme per rivendicare il diritto ad una scuola pubblica, laica, gratuita, di qualità per tutti, anche perché, per dirla come piace ai nostri governanti, “ ce lo chiede l’Europa”.

La riqualificazione della spesa pubblica non si fa tagliando l’istruzione, il diritto allo studio e il lavoro. E’ ora di cambiare musica.

Le nostre piazze:

PIACENZA: presidio ore 10,30 presso Ufficio Scolastico Territoriale, borgo Faxhall. Studenti in corteo.

PARMA: presidio ore 9/10 davanti alla Prefettura con distribuzione di materiale informativo e mele “la scuola è alla frutta”. Partecipazione attivo dei delegati presso ITIS Parma.

REGGIO EMILIA: presidio ore 9/13 Piazza della Vittoria. Interventi e distribuzione mele “la scuola è alla frutta”. Studenti in corteo da Teatro Ariosto.

MODENA: presidio ore 9,30 davanti alla Prefettura. Una delegazione parteciperà all’assemblea nazionale dei delegati FIOM.

BOLOGNA/IMOLA: piazza tematica ore 9/13 Piazza del Nettuno. Ore 11 una delegazione sarà ricevuta dal Prefetto. Interventi. Studenti in piazza con iniziative, flash mob e volantinaggio.

FERRARA: presidio Piazza Municipale ore 10,30. Studenti in piazza. Interventi.

RAVENNA: presidio Piazza dell’Aquila ore 10/12. Iniziative di musica con gli sbandieratori. Interventi di studenti e personale della scuola.

FORLI’: presidio ore 11 davanti alla Prefettura. Flash mob.

CESENA: presidio ore 10,30/12,30 presso i Giardini Pubblici. Musica, canti di lotta e del lavoro, interventi, scambio di libri. Studenti in corteo.

RIMINI: presidio ore 9,30/13 Piazza Cavour. Studenti in piazza.

(FLC CGIL Emilia Romagna – RETE DEGLI STUDENTI Emilia Romagna)