27 concerti, la Prima della Scala in diretta, un balletto. Tra i concerti, alcuni maestri dell’interpretazione e soprattutto una dozzina di solisti o formazioni cameristiche vincitori – negli ultimi due anni – dei più prestigiosi concorsi internazionali di musica. Artisti provenienti dai quattro angoli del pianeta: Uzbekistan e Canada, Islanda e Russia, Armenia e “pianeta Abbado” dell’orchestra Mozart di Bologna. Età media abbondantemente inferiore ai trent’anni e tanto entusiasmo, creatività, sensibilità moderne nell’interpretazione della musica di cento e duecento anni fa. Infine, una stagione punteggiata da anniversari e celebrazioni: 200 anni di vita per Verdi e Wagner, 100 per il Sacre di Stravinskij, 80 per Glenn Gould, 100 per John Cage e- perché no – 10 per il Punto Touring modenese e 25 per la Gmi modenese. Un bilancio complessivo che è quasi dimezzato rispetto a dieci anni fa, ma una capacità di coinvolgimento di pubblico pagante e di collaborazioni esterne che consente di realizzare comunque una stagione ricchissima di proposte.

La stagione 2012-2013 della Gioventù musicale – sede di Modena, è particolarmente ricca di giovani e a volte giovanissimi vincitori dei più prestigiosi concorsi internazionali, soprattutto di concorsi pianistici e per Quartetto d’archi, senza dubbio le più frequenti e apprezzate presenze cameristiche nelle rassegne concertistiche, senza dimenticare formazioni come il duo violoncello e pianoforte o quartetto per archi e pianoforte. Alcuni esecutori non sono presenti come vincitori di concorso, ma sono senz’altro da ritenere all’altezza di coloro che si presentano con una prestigiosa medaglia sul petto. A causa delle ristrettezze economiche, sono stati drasticamente ridotti le presenze delle grandi star del concertismo e l’utilizzo del teatro Comunale. La stagione Gmi si presenta assai ricca grazie al contributo di alcuni sponsor privati, come Tecnord s.r.l. e Punto Touring, che si sobbarcano l’onere di singole iniziative, del grande lavoro volontario di alcuni soci e della previsione del mantenimento di un forte contributo dalla vendita di biglietti e abbonamenti, che già negli ultimi due anni ha superato i 30.000 euro, circa il 15% del bilancio complessivo. Risorse fondamentali per la vita dell’associazione, ma anche la riprova di un interesse per la musica da camera e per lo straordinario repertorio classico – romantico, che a Modena è sorretto in grande misura, almeno ad alti livelli qualitativi, dall’attività della Gmi. Un’altra fonte in controtendenza rispetto all’andamento generale è costituita dal Comune di Fiorano, che ha deciso di cofinanziare una breve, qualificata stagione di concerti.

Spicca la novità denominata “doppia porzione”: esperimenti di concerti doppi, sabato e domenica consecutivi, dedicati a un autore (Beethoven) e a una formazione (il Quartetto con pianoforte): occasioni per privilegiare la musica per un fine settimana ogni tanto: il che può solamente giovare alla salute del corpo e dello spirito.

Delle incursioni, o meglio di quella ampia parte della stagione rivolta al jazz, alle musiche etniche, al trasversale percorso verdiano-wagneriano, che non poteva mancare nel doppio bicentenario della nascita, ai progetti originali Gmi, al balletto (grande novità per Gmi, e nientemeno che con il nuovo spettacolo di Daniel Ezralow), trattano più diffusamente la nota allegata al presente comunicato e le schede analitiche dei singoli spettacoli, che arricchiranno in corso di stagione il sito dell’associazione, peraltro in procinto di essere radicalmente rinnovato.

I prezzi degli abbonamenti sono stati ampiamente ritoccati verso il basso: ogni concerto dei 23 compresi nella formula “Tuttoquanto”, per una coppia di persone, costa a ciascuno appena 5 euro. Meno di otto euro è il prezzo di ogni concerto per chi preferirà la formula “Solobiagi”, che prevede 9 concerti in abbonamento e 4 in omaggio. Inalterato il prezzo per l’accesso ai singoli concerti: 15 euro l’intero e 10 il ridotto, valido per gli “Amici della GMI” (tessera annua 10 euro). Non mancheranno gli ormai tradizionali aperitivi, che a volte saranno brindisi offerti al pubblico e ai musicisti in occasioni particolari (San Martino, San Valentino, i 100 anni del Sacre stravinskiano); più numerose saranno invece le conclusioni dei concerti con aperitivi o veri e propri buffet per i quali sarà richiesto un modesto contributo, e non manza in apertura un doppio evento di sostegno alle popolazioni terremotate.

Del tutto nuove le modalità di sottoscrizione abbonamenti (dal venerdì pomeriggio alla domenica, poiché i volontari – si sa – durante la settimana lavorano) e il trasferimento del punto di prevendita dei biglietti per i singoli concerti dalla sede Gmi al Punto Touring di Modena, aperto nei normali orari d’ufficio e che si ringrazia vivamente per la generosa e gratuita disponibilità.

Tra i ringraziamenti, certi di ometterne qualcuno, non si possono tralasciare l’artista Gianni Valbonesi, che ha donato alla Gmi un suo collage per la copertina del programma concertistico, l’azienda vinicola Villaboni, il prosciuttificio Davide Nini e il Consorzio del prosciutto di Modena per le “materie prime” degli aperitivi, il Punto Einaudi di Modena per la preziosa collaborazione, e Marina Bersani, che per 15 anni ha disinteressatamente sostenuto la Gmi con i vini della Compagnia del Taglio, un’esperienza di “ristorazione culturale” che purtroppo domani, 13 ottobre 2012, vede terminare un ciclo di 18 anni.

Un ricordo affettuoso e triste alla memoria di Giovanni Tassi, che negli ultimi anni ha concretamente sostenuto le attività della Gmi modenese, e che purtroppo un male implacabile ha vinto esattamente 60 giorni fa.

Infine, si conferma la collaborazione con Musica Insieme, l’associazione bolognese che progetta stagioni di musica da camera di straordinaria qualità, e che ogni anno offre la possibilità agli abbonati Gmi di Modena di assistere ad alcuni concerti offerti a prezzi fortemente scontati. E piace concludere citando, tra i concerti selezionati per il pubblico modenese, quello di Alexander Romanovsky, che nel 2001 si esibì per la prima volta a Modena, nella stagione GMI, fresco vincitore del premio Busoni, e che ora è protagonista affermato nelle migliori stagioni concertistiche. Come accadrà (o sta già accadendo) ai suoi colleghi più giovani inseriti nella stagione modenese 2012-2013. Chi ci sarà stato, potrà dire, tra qualche anno: “io c’ero”.