Una riflessione sulla libertà che parte da “Caligola” di Albert Camus e una storia di violenza di branco e difficili rapporti familiari, portata in scena dalla compagnia ligure Kronoteatro. Sono i primi due spettacoli che vanno in scena, martedì 23 ottobre alle 20.30 al Teatro dei Segni, in via San Giovanni Bosco 150, per “Trasparenze: atelier della scena contemporanea”, a cura del Teatro dei Venti. Gli appuntamenti continuano fino a sabato nell’ambito di “Andante: rassegna in movimento tra i teatri e la città”. Dopo l’anteprima di lunedì, con l’inizio del laboratorio per giovani spettatori, che proseguirà per tutta la settimana, martedì cominciano gli spettacoli, selezionati da una giuria di ragazzi dei Centri di aggregazione giovanile. Martedì vanno in scena due lavori che in maniera diversa indagano il potere e le sue dinamiche, potere pubblico il primo, potere all’interno del nucleo familiare il secondo.

Alle 20.30 si accenderanno i riflettori nella sala della Parrocchia San Pio X di via Bellini 101 con uno studio del regista modenese Riccardo Palmieri e della compagnia Arterie C.i.r.t., che presenteranno “Das Nichts”, una rivisitazione del “Caligola” di Albert Camus. Nello studio, il personaggio classico diventa incarnazione di un’umanità vorace e insaziabile, apre un gioco in cui i ruoli di vittime e carnefici si scambiano continuamente facendo perdere la linea fra colpevoli ed innocenti. In una mise en scene frontale, con un gioco di specchi rovesciati, il pubblico assume il ruolo del senato chiamato a congiurare e a decidere le sorti dell’imperatore.Caligola lascia attorno a sé un mondo di cenere che è specchio della sua anima, del suo sentire. Lo spettacolo è diretto da Riccardo Palmieri, gli interpreti sono Stefania Delia Carnevali, Francesco Manenti, Marco Marzaioli e Filippo Ughi, le musiche di Michele Zanni, le luci di Sergio “Taddo” Taddei, scene e costumi a cura di Arterie.

Alle 21.30 al Teatro dei Segni arriva il primo spettacolo votato dalla Consulta di valutazione, la giuria di giovani del festival, si tratta di “Pater Familias_dentro le mura” messo in scena da Kronoteatro, giovane e promettente compagnia di Albenga (Savona). Un padre sofferente, un figlio aggressivo, un branco spietato: il difficile rapporto familiare si consuma fra silenzi, incapacità di comunicare, esplosioni di rabbia, scontri generazionali. Con l’aggravante della presenza di un gruppo di coetanei, assimilabile a un branco, che complica la già difficile convivenza fra padre e figlio. Quello di “Pater Familias”, spettacolo dall’andatura incalzante e vorticosa scandita dai battiti violenti di musica elettronica, è un mondo in cui un gruppo di giovani esprime il proprio vuoto solo con un crescendo di ferocia e ciò che anima i corpi è solo un palpito brutale ed ossessivo. Il testo è di Fiammetta Carena, la regia di Maurizio Sguotti. In scena ci sono Tommaso Bianco, Alberto Costa, Vittorio Gerosa, Alex Nesti, Nicolò Puppo, Maurizio Sguotti. Scene e costumi sono di Francesca Marsella, musiche e luci di Enzo Monteverde, movimenti di Davide Frangioni.

La compagnia Kronoteatro trova il proprio fondamento nella salda alleanza tra generazioni, nella collaborazione tra un professionista maturo e artisti più giovani, secondo un patto di reciproco scambio. La poetica del gruppo è quella di un teatro dove il corpo è il primo strumento ed il punto di partenza, ma è anche quella di un teatro del corpo come materia che si lascia plasmare e stressare dal suono. La fusione di movimento, immagine e parola è l’esatta sintesi per raccontare storie che partono da lontano, dal mito, e che per percorsi non lineari e non definiti arrivano all’oggi, al contemporaneo, a noi.

Martedì 23 ottobre cominciano anche gli altri eventi collaterali del festival: la residenza artistica la giovane compagnia serba Teatar Libero, nata nel 2011 anche grazie a un progetto di Arci Modena e Teatro dei Venti sostenuto da Regione Emilia Romagna. Nel pomeriggio inizieranno parallelamente il laboratorio su “Edipo Re” tenuto da Daniele De Blasis alla Casa protetta San Giovanni Bosco e il laboratorio di percussioni per ragazzi dai 10 ai 15 anni, guidato da Roberto Kirtan Romagnoli, alla Ludoteca Strapapera.

Il festival continua con spettacoli ed eventi giornalieri fino a sabato 27 ottobre. “Trasparenze” è organizzato in collaborazione con Ati Teatro dei Segni e con la partnership dell’associazione Officinae Efesti di Napoli, da anni attiva nella progettazione culturale ed artistica. Fa parte della rassegna teatrale “Andante” curata dalle associazioni Amigdala, Peso Specifico e Teatro dei Venti assieme a Comune e Provincia di Modena, Regione Emilia-Romagna e Fondazione cassa di risparmio. L’ingresso al teatro costa 8 euro a sera, le performance delle 20.30 costano 4 euro (10 euro per entrambi gli eventi, 14 euro per i due spettacoli di sabato). Presentazioni di libri e proiezioni sono a ingresso gratuito.

Altre informazioni sono sul web (andantemodena.wordpress.com e trasparenzemodena.wordpress.com) e su Facebook (Andante rassegna in movimento).