«Siete stati i primi ad arrivare ed ora siete gli ultimi ad andare via. In questi mesi abbiamo toccato con mano la generosità di cui è capace la gente del Friuli Venezia Giulia». Queste le parole di ringraziamento che domenica 21 ottobre il Sindaco di Mirandola, Maino Benatti, ha voluto rivolgere al Vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, che si è recato proprio a Mirandola per la chiusura del “Campo Friuli”. Cinque mesi di permanenza, 1.300 volontari impegnati, oltre 1.400 persone ospitate nei due campi allestiti a Mirandola e a Quarantoli, 24 colonne mobili e 22 bilici di materiale consegnato. Sono i “numeri” complessivi dell’esperienza della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia in Emilia, in assistenza alle popolazioni colpite dal sisma del maggio scorso. Un’esperienza che si è conclusa ufficialmente domenica 21 ottobre, 155 giorni dopo l’arrivo dei primi volontari nelle ore immediatamente successive al terremoto.

«In questi mesi – ha commentato Ciriani – abbiamo dato tutto per aiutare questa comunità e per lasciare un segno tangibile di solidarietà. Per questo ho consegnato nelle mani del Sindaco Benatti il decreto con il quale abbiamo donato ufficialmente, su indicazione della Giunta e del Consiglio regionali, la cifra di 1 milione di euro per l’opera di ricostruzione, somma che il Comune di Mirandola ha già deciso di utilizzare per realizzare la palestra delle scuole elementari e medie nella frazione di Quarantoli. “Non solo – ha aggiunto il Vicepresidente – ma presto consegneremo anche un prefabbricato, usato fino a poche settimane fa per le scuole di Spilimbergo, che sarà destinato ad ospitare la biblioteca comunale».

A Mirandola sono rimasti gli ultimi volontari, impegnati nella smobilitazione: ultime giornate di lavoro che porteranno il totale delle giornate/uomo ad oltre 12.000, fra i volontari che hanno garantito il funzionamento dei campi e i tecnici della Protezione civile regionale, attivi anche nell’assistenza alle autorità locali per le rilevazioni effettuate sul territorio.