Inizia martedì 30 ottobre il ciclo di seminari organizzato al MAMbo dallo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna. Tra gli ospiti, i presidenti delle associazioni delle vittime delle stragi di Bologna e di Brescia Paolo Bolognesi e Manlio Milani, gli ex magistrati Libero Mancuso e Claudio Nunziata, Carla Cantone, Guglielmo Epifani, la vedova D’Antona, i figli di Emilio Alessandrini e Vittorio Bachelet, gli scrittori Gianni Flamini e Loriano Macchiavelli, gli storici Giuseppe Vacca e Alberto De Bernardi. Bruno Pizzica: “Sapere cosa è successo è indispensabile per costruire un futuro migliore”. Ingresso libero.

Dall’Italia degli anni ’60, con la strage di piazza Fontana con cui iniziò la strategia della tensione, all’assassinio di Marco Biagi, ucciso dalle nuove Brigate rosse il 19 marzo 2002 a Bologna mentre rincasava dal lavoro. Ci sono quarant’anni di storia, “quelli che difficilmente i giovani hanno modo di studiare a scuola” dice Bruno Pizzica della segreteria regionale dello Spi-Cgil, sotto i riflettori di “L’Italia dei misteri”, il ciclo di seminari di approfondimento sul terrorismo, che a partire da martedì 30 ottobre vedrà confrontarsi pensionati e studenti con studiosi, magistrati, familiari delle vittime e testimoni diretti di quegli anni.

Quattro gli incontri in programma organizzati, con il patrocinio dell’Università di Bologna, dallo Spi-Cgil dell’Emilia-Romagna in collaborazione con la Fondazione Gramsci e il Sindacato degli studenti universitari. Tutti si svolgeranno dalle ore 15 alle 18 presso la Sala conferenze del MAMbo, il museo d’arte moderna di Bologna (via don Minzoni 14).

“L’iniziativa si rivolge soprattutto alle nuove generazioni che non hanno vissuto direttamente gli anni del terrorismo – continua Bruno Pizzica – e rappresenta il contributo che il sindacato dei pensionati della Cgil prova ad offrire per capire meglio e di più che cosa davvero accadde. Conoscere quel che è stato – aggiunge – è un passaggio ineludibile per costruire un futuro migliore, per tutti”.

Il primo appuntamento è martedì 30 ottobre con un seminario per inquadrare il contesto politico e sociale dell’Italia a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70, quando esplose il terrorismo. Ne discutono Gugliemo Epifani (ex segretario generale della Cgil, oggi presidente della Fondazione Trentin), Giuseppe Vacca (presidente della Fondazione Gramsci) e Alberto De Bernardi (docente di Storia contemporanea all’Università di Bologna). Apre l’incontro il segretario generale dello Spi regionale Maurizio Fabbri, modera Bruno Pizzica.

Martedì 6 novembre è la volta dell’approfondimento sul terrorismo stragista e le bombe a piazza Fontana a Milano e a piazza della Loggia a Brescia. Tra gli ospiti, Manlio Milani (presidente della Associazione familiari delle vittime di Brescia), lo storico Peppino de Lutiis, l’ex magistrato Claudio Nunziata e Beppe Casadio, all’epoca segretario bresciano della Cgil Scuola. Coordina Marco Sotgiu.

Il terrorismo brigatista “che spara e uccide” è invece al centro dell’appuntamento di lunedì 19 novembre con Marco Alessandrini e Giovanni Bachelet, figli rispettivamente di Emilio Alessandrini (il magistrato assassinato nel 1979 da un commando di Prima linea) e di Vittorio Bachelet (il politico democristiano ucciso nel 1980 dalle Brigate rosse). Partecipano all’incontro, moderato da Mauro Sarti, anche il giornalista e scrittore Gianni Flamini e Olga Di Serio D’Antona, deputata del Pd e vedova del giuslavorista Massimo D’Antona ucciso dalle Br nel 1999.

La giornata conclusiva, in programma martedì 4 dicembre, proverà a fare luce su “Bologna, epicentro del terrorismo” con gli interventi di Paolo Bolognesi (presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto), l’ex magistrato e assessore comunale Libero Mancuso, lo scrittore Loriano Macchiavelli e Carla Cantone, segretaria generale dello Spi nazionale. Coordina Gigi Marcucci.

La partecipazione ai seminari dà diritto a crediti formativi universitari. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Per informazioni: Spi-Cgil Emilia-Romagna, tel. 051 294799 , e-mail er_spi@er.cgil.it, sito web www.spier.it