I giovani imprenditori di Confindustria Modena festeggiano i trent’anni dalla loro costituzione. E lo fanno con un convegno che celebra sì il passato ma con un occhio rivolto al domani. “30 anni tra passato e futuro” è il titolo dell’evento celebrativo. L’appuntamento è fissato per giovedì 15 novembre, a partire dalle ore 17 presso l’auditorium “Giorgio Fini” di Confindustria Modena.

Dopo i saluti del presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari e della presidente dei Giovani Imprenditori Elena Salda, Roberto Vacca, esperto di tematiche scientifiche e tecnologiche, traccerà lo scenario tecno-economico dei prossimi trent’anni.

Dalla relazione di Vacca scaturiranno alcuni spunti per la successiva tavola rotonda moderata dal condirettore di Panorama Economy Giovanni Iozzia. Interverranno Aldo Bonomi, vicepresidente Confindustria e presidente di RetImpresa, Michele Boldrin, economista e professore alla Washington University, Adriano Fabris, ordinario di Filosofia Morale all’Università di Pisa, e l’imprenditrice Maria Cristina Loccioni. Concluderà i lavori Giorgia Iasoni, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Emilia-Romagna.

Nato informalmente negli anni Sessanta (i giovani di allora sono oggi la seconda generazione di molte aziende di successo), e dopo un periodo di stasi dovuto al delicato passaggio generazionale, il Gruppo ha ripreso ad operare nei primi anni Ottanta. Ma la costituzione ufficiale è del 15 novembre del 1982, con tanto di statuto ed elezione del primo Consiglio direttivo. Il primo presidente è Antonella Artioli. Da lì in poi si succederanno le presidenze di Pietro Ferrari (l’attuale leader degli imprenditori “senior”), Massimo Lugli, Riccardo Bertolini, Rita Greco, Raffaella Raimondi, Rossella Po e Davide Malagoli. Quest’ultimo ha passato il testimone giusto un anno fa a Elena Salda.

«Il nostro convegno parte dal passato, dalla storia e dagli uomini che hanno creato e dato forma al nostro Gruppo e ai suoi valori e guarda ai prossimi 30 anni per capire a che cosa andrà incontro l’impresa e in che modo i giovani di oggi potranno essere soggetti attivi di domani», afferma Elena Salda. «Declineremo, in prospettiva, una pluralità di aspetti: economia, infrastrutture, politiche energetiche e tecnologia, ma anche stato, società e relazioni industriali».

 

«Guidare un’impresa», prosegue Salda, «significa misurarsi con valori quali il rischio, il merito, la trasparenza. Essere Giovani Imprenditori vuole dire applicare questi valori, ma soprattutto essere capaci con le proprie idee e i propri progetti di favorire l’affermazione della cultura d’impresa e del libero mercato, dell’efficienza e della trasparenza dei comportamenti. Un patrimonio di principi che vale per l’oggi e sono sicura che varrà a maggior ragione per il domani».