“Oggi la spesa pubblica e la sua gestione si svolgono in gran parte nelle societa’ partecipate, create dagli enti pubblici e alle quali gli enti pubblici danno funzioni e fondi. Se in queste societa’ si verificano situazioni critiche di illecito, di sperpero, secondo me dovrebbe intervenire la Corte dei Conti, poiche’ si tratta di risorse pubbliche, invece una progressiva giurisprudenza della Cassazione sta escludendo via via la nostra competenza a giudicare in questi casi”. E’ quanto ha rimarcato all’Adnkronos, il procuratore generale della Corte dei Conti Salvatore Nottola, a margine di un convegno in Prefettura a Bologna.

“Siccome non esistono leggi che prevedono la giurisdizione della Corte nelle materia, rirtengo che sarebbero necessarie” ha continuato Nottola, ricordando che “c’era stata l’occasione con un emendamento presentato quest’estate in sede di formazione della legge” anticorruzione che muoveva in questa direzione, “ma il Governo non l’ha bocciato ed abbiamo perso un’occasione”. Secondo Nottola, dunque, “non esiste la volonta’ legislativa di ricondurre questa materia alla giurisdizione della Corte dei Conti”.