Trova consensi in svariate zone d’Italia il grido di allarme lanciato dal Comune di Carpineti (Reggio Emilia), che ha annunciato di valutare il ricorso al Tar del Lazio contro i nuovi tagli imposti dalla spending review. E diversi Comuni, dalle Marche al Piemonte, si sono fatti avanti per sottolineare le medesime difficoltà.

Alcuni giorni fa il Comune dell’Appennino Reggiano ha espresso pubblicamente i propri timori per il nuovo aumento dei tagli ai Comuni, oltre tutto dopo il termine ultimo per presentare i bilanci annuali. Le elaborazioni sugli ulteriori tagli che i Comuni subiranno nel 2012, realizzate dall’Ifel – Istituto per la finanza e le economie locali – presentano un nuovo, forte taglio per Carpineti, che crea notevoli difficoltà.

L’amministrazione ha quindi deciso di chiedere ufficialmente la richiesta di accesso agli atti sui calcoli. E non esclude, una volta ottenuti gli atti, di presentare ricorso al Tar di Lazio (competente in materia) contro questo provvedimento.

La notizia si è rapidamente diffusa a livello nazionale e diversi altri Comuni – fra cui uno marchigiano ed uno piemontese – hanno preso contatto con Nilde Montemerli, sindaco di Carpineti, chiedendo chiarimenti su come intenda procedere l’amministrazione. Proponendo anche di attivare piani comuni di mobilitazione contro questi tagli. Perché le difficoltà causate dall’ultimo provvedimento della spending review avranno ricaduta in tutta Italia, finendo per danneggiare particolarmente i Comuni di medie-piccole dimensioni.

Per quanto riguarda Carpineti, la decurtazione – arrivata dopo la scadenza per presentare il bilancio – è molto pesante, ed oltretutto è asolutamente sproporzionata rispetto a quella degli altri Comuni reggiani paragonabili per numero di abitanti e conformazione territoriale. I tagli, infatti, non sono minimamente in linea con quelli calcolati per le realtà simili a quella carpinetana.

Inoltre, questi dati creano ulteriore preoccupazione per il futuro. I provvedimenti finanziari prevedono un taglio di 500 milioni di euro per il 2012, di due miliardi di euro per il 2013 e di due miliardi e 100 milioni di euro nel 2014. Secondo questo principio, il taglio rischia di venir quadruplicato a partire dal 2013.

Il Comune di Carpineti, non riuscendo minimamente a capire i criteri decisionali che hanno portato a questi dati, ed ha quindi deciso di chiedere ufficialmente la richiesta di accesso agli atti sui calcoli. E non esclude, una volta ottenuti gli atti, di presentare ricorso al Tar di Lazio (competente in materia) contro questo provvedimento.

Ed ora altri Comuni – radicati in territori e realtà molto diverse, ma ugualmente colpiti dal provvedimento, durissimo e poco comprensibile – si sono uniti a questo grido di allarme sul futuro degli enti locali.