(Labitalia) – Al via il nuovo redditometro e il software per una verifica ‘fai da te’ della coerenza tra reddito familiare e spese sostenute. Le novità sono state presentate oggi dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera. La novità ‘informatica’ più interessante per i singoli contribuenti è rappresentata dal Redditest, un software da oggi disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle entrate da scaricare direttamente sul proprio pc senza lasciare alcuna traccia. Si tratta di uno strumento di ‘compliance’ che serve a orientare il contribuente sulla coerenza tra il reddito del proprio nucleo familiare le spese sostenute nell’anno.

Per dare inizio al test, occorre indicare la composizione della famiglia e il comune di residenza. Vanno poi inserite le spese più significative sostenute del nucleo familiare durante l’anno: le voci di spesa sono state aggregate in sette macro categorie (abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero, cura della persona, spese varie, investimenti mobiliari e immobiliari netti). Terminata la compilazione appare un messaggio di coerenza (semaforo verde) o incoerenza (semaforo rosso).Sul canale You Tube dell’agenzia sono disponibili un filmato che illustra, passo dopo passo, il funzionamento del redditest e un cartoon che risponde ai dubbi dei le contribuenti sul software. Quanto al nuovo redditometro si tratta di un accertamento sintetico che si applica a partire dall’anno di imposta 2009 e tiene conto di 100 voci di spesa .

Il nuovo accertamento sintetico, sottolinea l’Agenzia delle entrate, è “un metodo di ricostruzione del reddito che, a differenza del passato, non si basa su presunzioni originate dall’applicazione di coefficienti, bensì su dati certi (spese sostenute) e situazioni di fatto (spese medie di tipo corrente, risultanti dall’analisi annuale dell’Istat)”. Alla molteplicità delle informazioni utilizzate si aggiunge la garanzia del doppio contraddittorio obbligatorio.

L’Agenzia è, infatti, tenuta a dialogare con il contribuente in fase preventiva, chiedendogli di fornire chiarimenti e di integrare, con i dati in suo possesso, le informazioni a disposizione dell’amministrazione. Quindi in una eventuale seconda fase, l’Agenzia si confronterà con il contribuente per definire la ricostruzione del reddito in adesione, permettendo ai cittadini di fornire eventualmente la prova contraria prima della quantificazione della pretesa.Peraltro, ha sottolineato il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, il sistema del contraddittorio “permetterà di perfezionare anche il ReddiTest e l’accertamento sintetico: è uno strumento che si autoalimenta”.