Il 12 novembre 2012 presso la sede di Assolombarda di Milano, la Direzione aziendale di Coca Cola HBC Italia ha presentato ai Sindacati un piano di ristrutturazione che riguarderà tutte le aree del gruppo: sede direzionale, il settore commerciale e i centri di imbottigliamento.

Tale piano porterà ad avere una ricaduta occupazionale di 350 esuberi a livello nazionale, in particolare sono stati annunciati la chiusura del centro di imbottigliamento di Elmas-Cagliari, 209 esuberi nell’area commerciale, l’esternalizzazione di servizi amministrativi e della logistica di due siti di imbottigliamento.

Per l’Area Emilia-Marche, a cui fa capo la sede di Campogalliano, le ricadute occupazionali saranno nell’area commerciale e del tele-selling, oltre a tutta l’area tecnica che verrà terziarizzata. Attualmente a Campogalliano sono impiegati circa 170 addetti area commerciale (di cui 150 addetti alla vendita diretta e 20 al tele-selling), 110 dell’area tecnica e una ventina di altri impiegati.

Il Coordinamento nazionale e le Segreterie nazionali dei sindacati di categoria Fai/Cisl, Flai/Cgil e Uila/Uil nel considerare inaccettabile tale piano di ristrutturazione, respingendolo in maniera netta, hanno proclamato per giovedì 22 novembre 2012 sciopero nazionale di 8 ore di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo Coca Cola HBC Italia (nessun settore o area esclusa).

Fai, Flai e Uila nel contempo si rendono disponibili ad affrontare tali problematiche con lo scopo di individuare soluzioni positive nel rispetto delle necessarie tutele dell’occupazione e del reddito dei lavoratori.

Giovedì 22 novembre si terranno i presidi davanti a tutti gli stabilimenti del Gruppo e nel nostro territorio è previsto un presidio presso la sede Coca Cola di Campogalliano (viale Italia) dalle ore 8 alle 10, e sempre in mattinata anche un presidio presso il deposito di Bologna (via Togliatti 21).