“Bisogna cogliere ed estendere le opportunità della rete Ery al fine di realizzare, in modo condiviso, progetti europei in ambito di politiche giovanili. Non solamente in tema di mobilità e scambi internazionali, ma anche di occupazione, cittadinanza attiva, dialogo interculturale e turismo sostenibile, ciò nonostante il contesto attuale sia caratterizzato da un preoccupante livello di disoccupazione e da incertezza sociale. I progetti attuati dalle Regioni dovrebbero essere riconoscibili nel loro valore, e conseguentemente riuscire ad usufruire dei finanziamenti messi a disposizione dai nuovi programmi europei, allo scopo di produrre poi i propri effetti sui vari territori regionali”. Così l’Assessore regionale per le Politiche giovanili, Donatella Bortolazzi, ha aperto oggi, nella sede della Regione Emilia-Romagna, i lavori della rete Ery (European Regions for Youth) riunita a Bologna per parlare della mobilità giovanile europea.

Obiettivi del meeting europeo, la conoscenza reciproca delle politiche di sostegno alla mobilità rivolte ai giovani nelle diverse regioni, lo studio di progetti comuni di studio, lavoro o volontariato per favorire le occasioni di mobilità giovanile.

Diverse le occasioni di incontro e dibattito in cinque giorni di incontri, oltre allo scambio di buone prassi e alla formazione alla progettazione europea, grazie al contemporaneo seminario sui fondi di finanziamento dell’Ue a gestione diretta promosso dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La rete Ery nasce il 26 marzo 2007 con la firma a Bruxelles del Protocollo “Cooperazione internazionale sulle politiche giovanili” da parte di 10 regioni europee: Aquitaine (Fr), Dolnoslaskie (Pl), Emilia-Romagna, Hessen (De), Pays de la Loire (Fr), Generalitat Valenciana (Es), Västra Götaland (Se), Wales (Gb), Wielkopolska (Pl), Gozo (Mt). Nell’accordo, rinnovato nel 2010, le regioni si impegnano a collaborare, sviluppare e sostenere iniziative e programmi di lavoro comuni, con una attenzione prioritaria rivolta alle giovani generazioni e al mondo dell’associazionismo per scambi di esperienze e scolastici, concorsi, progettazione europea comune.

Diverse le opportunità che questa rete ha offerto ai giovani in Emilia-Romagna, tra cui partecipazione di scolaresche a meeting in altre regioni, accoglienza di studenti da altre nazioni, partecipazione di youth workers e di giovani di associazioni giovanili a meeting europei, stage in azienda per giovani delle regioni aderenti alla rete.