A conclusione di un 2012 pesantissimo per le famiglie e i Comuni, caratterizzato dall’introduzione dell’Imu, dai tagli ulteriori della spending review e dal permanere delle pesantissime limitazioni agli investimenti imposte dal Patto si stabilità, il Comune di Reggio Emilia si appresta, ciò nonostante, ad approvare – dopo il via libera della giunta e la discussione in Commissione consiliare stasera, è previsto lunedì 26 novembre il voto del Consiglio comunale – l’Assestamento di Bilancio 2012 concludendo l’esercizio in condizioni di equilibrio.

I tagli del governo, pari a 16,5 milioni di euro rispetto alle risorse di cui poteva beneficiare il Comune di Reggio Emilia nel 2010 sono stati assorbiti con una impostazione rigorosa di bilancio. Gli ulteriori tagli rispetto alla situazione iniziale, dovuti alla spending review (908.000 euro) e alla sovrastima Imu da parte del ministero (2.400.000 euro), sono stati assorbiti grazie a razionalizzazione delle spese e riduzione dell’indebitamento; economie di Personale; maggiore efficienza che ha consentito fra l’altro di mantenere il livello standard di qualità e quantità dei Servizi, senza incidere sul debito; un’azione di governance rispetto agli organismi controllati e partecipati, oltre che sulle diverse realtà sociali ed economiche della città, consente di proseguire sui grandi progetti strategici della città, a cominciare dall’Area Nord. La città dunque non è ferma, nonostante la gravità della crisi.

Riguardo alla governance interna alla struttura comunale, le maggiori efficienze si sono realizzate nei servizi interni e dove si sono attuate operazioni strutturali, ad esempio nei settori dei servizi sociali ed educativo, nella Fondazione per lo sport.

Queste azioni hanno consentito inoltre di mantenere invariata la pressione fiscale rispetto alle scelte di inizio anno sulle famiglie.

IMU, IMPOSTE E CLASSIFICHE – E’ stato deciso di non ritoccare le aliquote Imu ad ottobre (il versamento della seconda rata è previsto entro il 17 dicembre), come è invece accaduto in alcuni Comuni: “Nonostante vi siano difficoltà a far quadrare i conti e non ci sia corrispondenza tra i conteggi del governo e quelli del Comune sulle stime extragettito Imu, con circa 2,4 milioni di trasferimento che non ci vengono riconosciuti – ha affermato di recente il sindaco Graziano Delrio – non vogliamo gravare ulteriormente sulle famiglie reggiane, che sono già troppo sotto pressione. Sulle aliquote confermiamo quindi le scelte compiute per tempo, la primavera scorsa, senza rialzarle”.

Gli aspetti principali dell’Assestamento sono stati presentati alla stampa oggi dal vicesindaco e assessore al Bilancio Filomena De Sciscio, dal direttore generale del Comune Mauro Bonaretti e dai dirigenti del Servizio finanziario Monica Prandi e Marcello Marconi.

“La differenza tra le stime Imu del ministero dell’Economia e quelle del Comune (una discrepanza che colpisce tutti i Comuni italiani), a Reggio pari a 2,4 milioni di euro, viene coperta appunto non con una correzione al rialzo dell’imposta, ma con 1,5 milioni di oneri di urbanizzazione e ulteriori economie, fra cui quelle sulle spese di personale”, ha detto fra l’altro la vicesindaco De Sciscio, sottolineando che anche l’addizionale Irpef comunale nel corso del 2012 non ha subito variazioni.

Un’Imu, quella di Reggio Emilia, che risulta, in base a uno studio di Confapi, pubblicato lunedì scorso dal Sole 24Ore, al 65° posto per la seconda casa e al 45° per la prima casa, fra le 105 città italiane censite.

D’altro canto, il sistema di riscossione dei tributi funziona, come indica un’altra classifica pubblicata lunedì dallo stesso quotidiano economico milanese, in cui Reggio Emilia si colloca al 104° posto, su 106 città censite, nella mancata riscossione dei tributi. Questo valore dimostra che l’azione di Reggio anche per la lotta all’evasione è riconosciuta fra le più efficaci in Italia.

“Il livello dei residui attivi (entrate non riscosse), tra i più bassi in Italia – ha aggiunto De Sciscio – è un indice di bilancio ‘sano e veritiero’ in quanto vengono iscritte solo le entrate reali e certe”.

Dal bilancio vengono espunti 300.000 euro di imposta di soggiorno in attesa di un accordo con le associazioni di categoria circa un progetto condiviso.

L’INDEBITAMENTO CONTINUA A SCENDERE – L’indebitamento del Comune nel frattempo continua a scendere: nel 2012 è sceso del 40 per cento rispetto al 2005 (pari a 693 euro procapite), con una progressiva riduzione della rata annua che nel 2012 risulta appunto ridotta del 15 per cento rispetto al 2006 e una riduzione della quota interessi del 47 per cento sempre rispetto al 2006.

Il debito nel 2005 ammontava a oltre 181 milioni di euro, nel 2012 è a circa 119 milioni di euro e a fine 2013 si stima pari a 109 milioni.

La riduzione del debito determina quindi la liberazione di risorse, non più destinate al pagamento degli interessi passivi, ma a interventi per la comunità. Per il 2012 si calcola un minor versamento di interessi rispetto al 2011 di circa 800.000 euro.

L’assestamento iscrive inoltre 908.000 euro al Fondo sperimentale di riequilibrio per l’estinzione del debito: una misura proposta dall’Anci e introdotta dal governo. In sostanza il taglio equivalente della spending review viene convertito in abbattimento del debito, che è il vero obiettivo dell’azione, e non resta un ennesimo taglio lineare come altri.

Vengono poi recepire, sempre su disposizione governativa, le indicazioni per il Fondo svalutazione dei crediti, con un accantonamento obbligatorio di 2,4 milioni di euro.

Si tratta di una variazione obbligatoria, che consente di avere un beneficio nel saldo di parte corrente valido ai fini del patto di stabilità: consente infatti di sbloccare pagamenti per investimenti entro l’anno per un pari importo di 2,4 milioni di euro e non determina variazioni sostanziali agli equilibri di bilancio in quanto è un modo diverso di registrare le entrate in bilancio evidenziando cioè tra i crediti anche la parte di dubbia esigibilità coperta da apposito accantonamento (fondo svalutazione crediti) per non alterare gli equilibri di bilancio.

SPESA CORRENTE È IN DIMINUZIONE – Non vengono finanziate ulteriori spese di parte corrente. La spesa corrente conferma un trend in diminuzione rispetto al 2011 di circa 7 milioni di euro.

Vengono solo aumentati i finanziamenti alle partecipate che si occupano di sociale e di educazione: a Fcr sono destinati 200.000 euro e 250.000 euro all’Istituzione Nidi e scuole d’infanzia.

L’assestamento prevede poi un aumento di capitale di 28.000 euro a Reggio Emilia Innovazione, società partecipata dal Comune, per l’attuazione di progetti nell’ambito dell’innovazione nell’Area nord; 17.000 euro alla società Aeroporto per adempimenti legati all’arbitrato; il concorso all’aumento di capitale Act per 4,6 milioni di euro (già deliberato dal Comune nel 2008) anche attraverso il conferimento di beni strumentali per 3 milioni; l’offerta di acquisto a 60.000 euro di azioni Iren extrapatto a un prezzo minimo dal Comune di Vetto, nell’ambito di un’azione solidale fra soci pubblici Iren.

LAVORI PUBBLICI – La parte investimenti è legata al Programma triennale dei lavori pubblici 2013-2015, con scelte fortemente vincolate, per il terzo anno consecutivo, dai limiti del Patto di stabilità.

Si sono garantiti i pagamenti alle imprese nonostante i pesanti vincoli del Patto di stabilità, anche grazie alle risorse liberate nell’ambito del Patto di stabilità territoriale della Regine Emilia Romagna concordato con l’Anci.

LA CITTÀ NON SI FERMA – Reggio Emilia dunque non si ferma: continua a scommettere su scuola e educazione, su un welfare che non lascia indietro i più deboli e cerca di ridefinirsi senza mai ritirarsi; sulla Cultura perché l’accesso culturale è una delle principali variabili che incidono sulla eguaglianza e sulla mobilità sociale. E sul piano economico il valore del capitale sociale reggiano si è tradotto concretamente nella decisione collettiva di condividere priorità di sviluppo, di investire nella sfida dell’Area Nord, nella capacità di fare sistema tra imprese, istituzioni, forme della rappresentanza.

A differenza della gran parte del nostro Paese, concentrato nella giusta fatica di conservare diritti e conquiste, a fronte di risorse fortemente calanti, Reggio sta affrontando anche la scommessa di investire con fiducia per il futuro.

L’Area Nord è la sfida più importante. Intorno alle competenze distintive (educazione, green economy e meccatronica) che aggiornano le filiere tradizionali, le istituzioni e le imprese stanno facendo massa critica. Stanno investendo in ricerca e innovazione, stanno scommettendo su nuove infrastrutture (come ad esempio la stazione Mediopadana, la fibra ottica, l’area Reggiane), stanno individuando forme di collaborazione operativa per partecipare come sistema a sfide nazionali e globali (come ad esempio i bandi del Miur). Ma non solo: stanno attraendo sul nostro territorio nuovi talenti e grandi imprese nazionali e multinazionali, stanno facendo rete per guardare al futuro (come ad esempio l’Expo 2015).

OPERE PUBBLICHE 2013 – SCUOLA, QUALITÀ URBANA NELLE VILLE, AMBIENTE, AREA REGGIANE E SICUREZZA STRADALE NEL PROGRAMMA DEGLI INVESTIMENTI APPROVATO DALLA GIUNTA

Scuola, biblioteche, qualità urbana delle Ville, interventi nell’area Reggiane nell’ambito dell’Area Nord, opere per la sicurezza stradale, la ciclabilità e la viabilità ordinaria, per la socialità e la vita associativa, per l’ambiente e i cimiteri.

Sono i principali ambiti di intervento previsti per il 2013 dal Programma triennale delle opere pubbliche (2013-2015), che da seguito al programma di mandato del sindaco Graziano Delrio e che è stato approvato dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore a Infrastrutture e Lavori pubblici Paolo Gandolfi. Un documento articolato, che indica le priorità di investimenti e manutenzioni straordinarie, pur dovendo fare i conti con le forti limitazioni e le pesanti riduzioni degli investimenti imposte dal Patto di stabilità: limitazioni che dal 2008 ad oggi hanno progressivamente e pesantemente ridotto la possibilità di investire da parte del Comune, che pure ha una disponibilità di cassa pari ad oggi a circa 39 milioni di euro.

Il Triennale prevede risorse per investimenti di 37.961.444 euro nel periodo 2013-2015, di cui 17.166.444 euro nel 2013. A queste si aggiungeranno nel 2013 opere di manutenzione straordinaria, di singolo importo inferiore a 100 mila euro, per un importo complessivo di 3,2 milioni di euro a cui si aggiungono 1,3 milioni di trasferimenti all’Istituzione Nidi e scuole d’infanzia per investimenti e manutenzioni.

SCUOLA – Il Programma prevede per il 2013 l’ampliamento della scuola primaria di San Prospero Strinati (1.100.000 euro di investimento) e il completamento, secondo stralcio, della scuola primaria al Centro internazionale Malaguzzi, in continuità didattica con la scuola d’infanzia, attraverso un trasferimento dal Comune all’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia di un milione di euro.

A questi due, che sono i principali investimenti, si aggiungono per le strutture scolastiche risorse per la manutenzione straordinaria. All’Istituzione saranno trasferiti inoltre 130.000 euro per manutenzioni straordinarie.

Per il completamento della scuola elementare di Cadè 50.000 euro; per il rifacimento della rete antincendio del complesso scolastico di via Premuda: 60.000 euro.

Inoltre, sono previsti 220.000 euro per la manutenzione straordinaria nelle scuole primarie; 100.000 euro per interventi analoghi nelle scuole secondarie di primo grado e 60.000 euro per la sistemazione di parchi scolastici.

CULTURA – Al Centro culturale e Biblioteca al Casino dell’Orologio sono destinati 150.000. Inoltre, 90.000 euro per l’adeguamento degli impianti tecnologici alla Biblioteca Panizzi; 30.000 euro per il completamento della biblioteca di San Pellegrino. Per la manutenzione straordinaria del patrimonio immobiliare a servizio della Cultura, come Biblioteche e Musei: 20.000 euro.

QUALITÀ URBANA NELLE VILLE, MOBILITÀ CICLABILE E SICUREZZA STRADALE – Per ciclabili e riqualificazioni di Pratofontana: 300.000 euro. Per la realizzazione di dotazioni pubbliche a Coviolo: 40.000 euro di manutenzioni straordinarie. Piste ciclabili e ottimizzazioni stradali nell’area Roncocesi-Cavazzoli: 320.000 euro; per la riqualificazione della frazione di Roncocesi: 330.000 euro, da accordo con ditta Mariella Burani.

Cospicuo anche l’investimento previsto per il nuovo Centro sociale di Pieve: 450.000 euro. Per la manutenzione straordinaria dei centri sociali: 110.000 euro.

AMBIENTE – Per il Programma di rigenerazione urbana del Parco del Rodano- Acque chiare: 350.000 euro (primo stralcio).

Inoltre, 50.000 euro per la manutenzione straordinaria del verde nel Campus San Lazzaro e 200.000 euro per la manutenzione straordinaria e la riqualificazione del verde pubblico.

AREA REGGIANE – Riqualificazione via Gramsci, ampliamento viale Ramazzini nel tratto storico e riqualificazione di piazzale Europa, quindi nell’area Reggiane, 3.150.000 euro finanziati attraverso il Documento unico di programmazione regionale (Dup), all’Obiettivo: Promuovere la competitività, la qualità e l’attrattività della rete della città.

VIABILITÀ – Per la realizzazione della strada di collegamento tra via della Repubblica (statale 63) e via Bedeschi, ovvero la Bretella di Rivalta, 2.000.000 di euro.

Per il parcheggio scambiatore a raso angolo via Francia – via Inghilterra: 660.000 euro.

Sono previste inoltre per la viabilità interventi di manutenzione straordinaria per 1.115.000 euro.

CIMITERI E SEDI PUBBLICHE – Per l’ampliamento, per stralci, del nuovo Cimitero di Coviolo: in totale 7.500.000 euro da finanziare con apporto di capitale privato (concessione di costruzione e gestione).

Per il miglioramento anti-sismico e il completamento del recupero del palazzo Frumentaria (sede comunale): 856.444,50 euro.

Inoltre, alla manutenzione straordinaria dei cimiteri sono destinati 150.000 euro.

ALTRI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA – Ad altri interventi di manutenzione straordinaria di strade, illuminazioni, arredo urbano, centri sociali, alloggi pubblici, impianti sportivi sono destinati complessivamente circa 600.000 euro.