Fino al Seicento gli scienziati studiavano la luce e i filosofi il colore. Poi Newton dimostrò che la luce ‘contiene’ il colore. Le interazioni della luce con l’occhio e il cervello, le teorie sulla visione dall’antichità ai giorni nostri sono il tema della conferenza “La luce: cosa, come, quando”, che Rodolfo Guzzi, membro dell’Agenzia spaziale italiana e della Optical society of America, svolgerà mercoledì 28 novembre alle 21 all’auditorium Biagi (largo Marco Biagi 10). L’incontro fa parte del ciclo “La curiosità fa lo scienziato”, promosso dalle biblioteche del Comune di Modena insieme all’Università di Modena e Reggio Emilia con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.

Dai Greci ai teorici del Rinascimento, dagli esperimenti di Goethe alle neuroscienze, passando per gli arabi e i filosofi medievali, la luce da sempre è un argomento che fa incontrare e scontrare arte e scienza. Rodolfo Guzzi è un esperto internazionale della materia. Membro emerito della Optical Society of America, dal 2001 ha prestato servizio per l’Agenzia Spaziale Italiana. Si occupa di sistemi di rilevamento geofisico, climatologia, energia solare ed eolica. È tra i fondatori del Gruppo di osservazione della Terra che raccoglie i contributi di oltre 70 paesi.

Il ciclo “La curiositá fa lo scienziato” comprende tre incontri pubblici con scienziati (lo scorso anno hanno partecipato circa 3mila spettatori), ma anche laboratori, gite e sperimentazioni rivolte a seicento studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Modena. I relatori guidano il pubblico a riflettere sulla natura fisica della luce, mettendo in evidenza i profondi legami tra luce e vita, luce e conoscenza scientifica, luce e tecnologia. Mercoledì 5 dicembre Olmes Bisi, dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, presenterà “La luce e la vita sulla terra”. Il ristretto intervallo di onde elettromagnetiche che riescono ad attraversare l’atmosfera terrestre e che chiamiamo “spettro visibile” ha plasmato l’evoluzione degli esseri viventi, consentendo la fotosintesi vegetale e le diverse tipologie di visione caratteristiche del mondo animale. Ha inoltre permesso lo sviluppo del pensiero artistico e del gusto estetico nella specie umana, frutto della capacità di distinguere le diverse frequenze attraverso i colori. Bisi è ordinario di Fisica Sperimentale presso la Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia, ricercatore all’Istituto Nanoscienze del Cnr di Modena, membro di progetto dell’atelier “Raggio di luce” promosso da Reggio Children e dell’atelier “Di onda in onda” di Ligonchio, dedicato ad acqua ed energia. Oltre che di numerose pubblicazioni scientifiche, è autore di “Visibile e invisibile, le meraviglie dei fenomeni luminosi”.