Avevano scelto la piazza principale della frazione Caprara di Campegine come base operativa per dedicarsi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Spaccio, stando al quantitativo di droga sequestrato, riservato non agli assuntori del paese ma ad altre persone che a loro volta l’avrebbero spacciato nella piazza reggiana e della provincia di Parma. Questa a grandi linee l’attività condotta dai Carabinieri della Stazione di Castelnovo Sotto che, con l’accusa di concorso i detenzione ai fini d spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato i cittadini marocchini O.A 35enne residente a Sant’Ilario d’Enza e A.K. 28enne domiciliato a Correggio, ristretti a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Ai due, che questa mattina compariranno davanti al Tribunale di Reggio Emilia, i Carabinieri di Castelnovo Sotto hanno sequestrato oltre mezzo chilo di hascisc.

L’origine dei fatti ieri 9 dicembre 2012 poco prima delle 17,30 quando una pattuglia della Stazione di Castelnovo Sotto, durante un servizio di controllo del territorio, transitando in Piazza Allende della frazione Caprara di Campegine notavano, ferma nel parcheggio di un bar, un’autovettura Fiat Stilo con due sconosciuti a bordo che si mostravano accorti e circospetti nei movimenti in quanto si guardavano intorno notando ogni movimento a loro circostante. Al riguardo i Carabinieri optavano per approfondire gli accertamenti con il controllo dei due sconosciuti un dei quali, ovvero quello seduto accanto al conducente, accortosi dell’avvicinarsi della pattuglia dei Carabinieri scendeva dall’auto nascondendo degli involucri nei pressi di una siepe poco lontana. Il gesto per quanto rapido veniva notato dai carabinieri che una volta raggiunti i due e dopo averli identificati per i sunnominati cittadini nordafricani si avvicinavano ala siepe recuperando quanto nascosto risultato essere 5 panetti di hascisc avvolti in cellophane trasparente, del peso complessivo di grammi 524,00. Alla Stazione dei carabinieri i due, alla luce della flagranza di reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, venivano arrestati. L’ipotesi dei carabinieri e che sono stati presi due importanti anelli di una catena che li avrebbe visti cedere lo stupefacente non ai consumatori finali ma ad altri pusher che a loro volta avrebbero smerciato la droga tra le piazza di Reggio e Parma.