cambiare_si_puoNasce anche a Modena il movimento Cambiare si può in risposta a un appello che in poche settimane ha già raccolto oltre 8mila firme. Siamo cittadini, lavoratori, precari, disoccupati, studenti, pensionati che hanno deciso di mobilitarsi e presentare alle prossime elezioni politiche una lista di alternativa. Alternativa alle politiche del governo Monti, di chi finora le ha votate in Parlamento e di chi si appresta a proseguirle anche in futuro.

Cambiare si può è un investimento sul futuro per dare una speranza a quanti, e crediamo siano la maggioranza, cercano un’uscita dalle politiche liberiste che si traducono in cieco e iniquo rigore.

Cambiare si può è un’alternativa alle derive populiste di ogni genere che non mettono in discussione l’attuale modello sociale o non propongono soluzioni concrete alla crisi economica e occupazionale.

Le elezioni politiche italiane parlano anche all’Europa, e “Cambiare si può” pensa che chi accetta passivamente i vincoli dei trattati europei non potrà che portare avanti i tagli al sociale, alla sanità, alla scuola e all’università pubblica; non potrà che continuare a comprimere i diritti dei lavoratori, a svendere il patrimonio pubblico, ad aumentare precarietà e disuguaglianze, a restringere gli spazi di democrazia. Queste politiche sono profondamente ingiuste e aggravano la crisi: ecco perché diciamo che c’è bisogno di un cambiamento reale.

Dopo un anno di politiche economiche fallimentari che hanno aumentato il debito pubblico, la disoccupazione e le tasse siamo più poveri e con meno diritti. Oggi gli italiani devono decidere se proseguire le politiche di austerità realizzate da Monti con il sostegno di Pd, PdL e UdC, oppure se cambiare registro. Noi proponiamo di abbandonare le politiche di austerità, perché i sacrifici aggravano la crisi e le disuguaglianze, e vogliamo costruire un quarto polo con tutti coloro che si sono opposti alle politiche di Monti.

I primi firmatari dell’appello modenese sono cittadini impegnati nel mondo sindacale, associativo, culturale e politico modenese che in questi anni hanno portato avanti sul territorio provinciale attività e vertenze per i diritti, il lavoro, i beni comuni, l’ambiente, e oggi si mettono a disposizione per offrire ai modenesi un’alternativa alle politiche di austerità.

A Modena la prima assemblea pubblica di “Cambiare si può” si svolgerà Lunedì 17 alle ore 20.45 presso la Sala “Giacomo Ulivi” in via Ciro Menotti 137 e sarà tenuta in modo innovativo, senza una presidenza classica, con interventi rigorosamente temporizzati in cui si alterneranno uomini e donne, aperta ai contributi di quanti vogliono conoscere il movimento e contribuire alla sua fondazione.

Per quanti vogliono contattarci sono disponibili: – l’indirizzo mail cambiaresipuomodena@gmail.com — la pagina Facebook Cambiare si può – Modena.

I firmatari dell’appello modenese Cambiare si può