tirapugni-coltelloAi Carabinieri che l’hanno sorpreso con un pugno di ferro in tasca ed un coltello a serramanico sul cruscotto, ha riferito che stava andando ad un incontro “chiarificatore” e che temendo di essere aggredito si era munito di strumenti per difendersi. Un “appuntamento” quello del giovane correggese saltato grazie all’attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia, che testimonia ancora una volta l’importanza dell’attività preventiva intensificata anche nella bassa reggiana in linea con gli intendimenti del nuovo comandante Provinciale Colonnello Paolo Zito. Nelle more che le indagini facciano piena luce sugli aspetti in premessa, con l’accusa di porto abusivo di armi i Carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 20enne correggese incensurato.

L’origine dei fatti domenica notte quando durante un controllo alla circolazione stradale i Carabinieri fermavano lungo Via Pertini di Rio Saliceto un’autovettura condotta dal 20enne correggese. L’atteggiamento sospettosamente nervoso trapelato nel corso dei controlli induceva i Carabinieri ad approfondire gli accertamenti. Terminate quindi le attività propedeutiche alla sua identificazione i Carabinieri procedevano a piu’ approfonditi controlli che portavano al rinvenimento di un coltello a scatto lungo 22 cm posato sul cruscotto ed un tirapugni d’acciaio (meglio noto come pugno di ferro) che il giovane occultava in tasca.

Le giustificazioni fornite ovviamente non sono state ritenute valide per cui date anche le circostanze di tempo e di luogo il giovane veniva condotto in caserma dove i Carabinieri sequestravano quanto in sua disponibilità denunciandolo in ordine al reato di porto abusivo di armi.