I grandi nomi dello spettacolo emiliano e non solo convergono, a poche ore dall’avverarsi o meno delle apocalittiche previsioni, sul balcone del palazzo del Capitano del Popolo per lasciare le loro ultime tracce: un intervento, una performance, parole o musica che raccontino, in pochi minuti, la loro personale esperienza nel mondo che pare va concludendosi.
Ci sarà l’eloquente logica di Piergiorgio Odifreddi e le fantasmagoriche suggestioni di Vinicio Capossela. La poesia della parola di Giorgio Albertazzi e la mistica concretezza di Vito Mancuso. La surreale ironia di Roberto Freack Antoni e la dialettica visione narrativa di Paolo Nori. Daranno il loro contributi (poetico, s’intende) anche il Sindaco di Reggio Emilia Graziano Del Rio e l’Assessore alla Cultura della Provincia Mirko Tutino.
E poi ancora Aldo Gianolio, Arturo Bertoldi, Enrico Salimbeni, Fabrizio Tavernelli, Giuseppe Caliceti, Ivan Levrini, Mara Redeghieri, Marco Pesatori, Marco Truzzi, Max Collini, Mirco Ghirardini, Nicola Fangareggi, Paolo Bonacini, Marco Raffaini, Pierluigi Tedeschi, Stefano Raspini, Ugo Cornia, Vincenzo Costantino Cinaski.
Una selezione emiliana (ma non solo) di voci per un coro che farà da Requiem al mondo che sta per finire e darà il benvenuto (se tutto va bene) a quello che seguirà.
Il Giudizio Universale
L’estrema sintesi del pensiero e della parola riprende il format di Narratori Amplificati, happening realizzato nel dicembre 2011 presso la Corte Ospitale di Rubiera. Il tema, preso a prestito dalle tante suggestioni apocalittiche, un po’ serie e un po’ facete, trova ulteriore ispirazione narrativa nell’omonimo film del 1961 di Vittorio De Sica, la cui sceneggiatura fu ideata e scritta dal superbo Zavattini.
L’obiettivo di questo evento/happening non é ovviamente quello di creare panico ma piuttosto di raccogliere segni e soprattutto parole, oltre che possibili commenti e magari ulteriori predizioni, su questo argomento apocalittico del quale si sta tanto parlando, da tempo, nel mondo intero.
In un certo senso è una sorta di appello, metaforico e simbolico, che si vuol fare al mondo dell’arte e della poesia, affinché vengano proferite le “ultime parole” proprio da parte di coloro che saranno in grado di salvarci: gli artisti, i poeti, finanche i matematici.
Tante le personalità della costellazione artistica emiliana, come molte saranno le sfaccettature, comiche, serie, grottesche, liriche che i vari autori daranno al loro intervento.
L’iniziativa è organizzata dalla Provincia di Reggio Emilia – Assessorato alla Cultura insieme all’Arci di Reggio Emilia.

