Venturi_RoventiniSorrisi, abbracci, energiche strette di mano e tanti grazie, con qualche sguardo ancora venato da un pizzico di malinconia e tristezza perché i giorni del terremoto, anche se ormai lontani, dentro hanno lasciato un segno, un segno che solo il tempo, lentamente può cancellare. A ritrovarsi, a circa sette mesi da quei terribili momenti, sono stati in una cinquantina, farmacisti e loro collaboratori, amici e familiari, provenienti dalle provincie di Modena e di Reggio Emilia. Si sono incontrati, in un’atmosfera decisamente diversa, dal sapore natalizio, per dirsi grazie per l’aiuto spontaneo e generoso che dalla provincia reggiana è scattato immediatamente dopo il sisma quando molte farmacie sono state evacuate a seguito dei danni riportati.

“Ci siamo subito resi conto della drammaticità della situazione e abbiamo immediatamente percepito quanto fosse importante creare le condizioni affinché i nostri colleghi potessero continuare a svolgere il proprio lavoro, sia pure in condizioni di emergenza e precarietà. È stata una reazione immediata, coerente con la finalità dell’associazione, con lo spirito che anima il lavoro del farmacista e con il ruolo delle farmacie del territorio che si caratterizzano per la funzione di servizio eminentemente pubblico” ha spiegato durante l’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Sorbara di Bomporto, l’instancabile presidente della sezione reggiana dell’Associazione Farmacisti Volontari, Stefania Venturi.

Tra le numerose farmacie fortemente danneggiate dal sisma, due in particolare sono quelle di cui i colleghi reggiani si sono presi cura sin dai primi momenti: quelle di Medolla e di Cividale di Mirandola, dove dapprima si è attivata una farmacia allestita all’interno di un camper attrezzato, già utilizzato in occasione del terremoto a L’Aquila, garantendo da subito un primo presidio attivo sul territorio. In seconda battuta si è poi fatto arrivare un container che per diversi mesi ha consentito di garantire, senza che ci fosse mai alcuna interruzione, il servizio delle farmacie.

“I farmacisti in occasione del terremoto sin dal primo momento sono stati attivi sul campo, agendo in situazioni di profondo disagio, dopo avere avuto, in molti casi, sia la farmacia che la propria abitazione gravemente danneggiate. Eppure sono stati in grado, con spirito di abnegazione e in modo encomiabile, di non interrompere mai il servizio, offrendo alla gente un importante punto di riferimento sia sul piano dell’assistenza, sia dal punto di vista psicologico perché da sempre la farmacia del territorio è un punto di riferimento per l’intera comunità. Tutto ciò – ha sottolineato il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Modena, Vincenzo Misley, anch’egli presente all’incontro – è stato reso possibile da una straordinaria catena della solidarietà che ha visto in prima linea diversi colleghi reggiani, così come il mondo del volontariato, le istituzioni e i distributori intermedi Alliance Healthcare e Farmacentro. Credo che mai come in questo caso sia emersa la funzione di servizio pubblico che viene svolta dalla farmacia, una funzione che vorremmo fosse più tutelata e riconosciuta anche al di fuori di situazioni così drammatiche come quelle causate dal sisma. Agli amici reggiani va il ringraziamento di tutto noi, dell’Ordine dei Farmacisti di Modena”.

“Nel momento del bisogno i nostri colleghi hanno dimostrato che si poteva mettere il proprio lavoro al servizio degli altri, unendosi nello sforzo di sostenere chi era in difficoltà attraverso la propria professionalità – conclude Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena – Per questo ringraziamo tutti quelli che si sono attivati nell’emergenza e nei mesi successivi, la loro solidarietà e il loro appoggio hanno aiutato tante persone, non solo i farmacisti, a superare le avversità e ripartire”