Sono 48 i progetti di ricerca industriale che si inseriscono nell’ambito di programmi di investimento, espansione produttiva ed incremento occupazionale già avviati da parte delle imprese, e prevedono nell’arco di un triennio un aumento complessivo dell’occupazione pari a circa 1500 unità, di cui 300 giovani ricercatori.

Quindici di questi sono di imprese del territorio modenese, si tratta in particolare di: Bellco; Tellure Rota; CNH Italia; Gambro Dasco; Braun Avitum Italy; Florim Ceramiche; Gruppo Fabbri Vignola; Sorin Group; Haemotronic; Infomobility; Worgas Bruciatori; Graf Synergy; Centro Alesatura; Crp Meccanica; Reflex.

Si tratta di un intervento straordinario che la Regione ha messo in campo nei mesi scorsi per sostenere quelle imprese che stanno affrontando la crisi impegnandosi in percorsi di diversificazione del prodotto, di specializzazione, di rafforzamento strutturale, di ampliamento produttivo e occupazionale, di penetrazione di nuovi mercati, perseguendo tali obiettivi attraverso il potenziamento delle attività di ricerca e sviluppo.

“Il lavoro è la priorità assoluta – ha detto Gian Carlo Muzzarelli, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna – Per questo abbiamo investito su un bando che dà contributi alle imprese che non si arrendono e rilanciano, facendo ricerca ed assumendo nuove personale. Sosteniamo così chi dà occupazione, contribuendo in modo concreto a quella crescita che è indispensabile per ripartire ed essere competitivi, perché non si vive di solo rigore. Tante delle imprese finanziate, 12 su 48, sono dell’area del terremoto, e questo è un ulteriore messaggio positivo e di speranza. L’Emilia-Romagna è una terra viva e vivace: i 48 progetti finanziati ne sono una dimostrazione chiara”.

I 48 progetti approvati prevedono un investimento complessivo, nella sola ricerca, di 80 milioni di euro, a cui la Regione contribuirà con 31,5 milioni. Significativa è la presenza di progetti finanziati che verranno realizzati nelle aree colpite dal sisma del maggio 2012: sono 12 le imprese dell’area che hanno ottenuto il finanziamento regionale, tra cui tutte le più importanti imprese del settore biomedicale, duramente colpito dal sisma. I progetti dell’area del sisma saranno finanziati con le risorse straordinarie previste dal governo per la ricerca, attraverso l’art 12 del Decreto legge 74, che stanzia complessivamente 50 milioni di euro per la ricerca industriale nelle imprese dell’area, grazie ai quali sono già previsti per l’inizio del 2013 ulteriori bandi (rivolte sia ad imprese più strutturate che a pmi) per progetti di ricerca e innovazione, per rilanciare la competitività nelle filiere più colpite.

Gli altri 40 progetti approvati saranno finanziati in parte con i 15 milioni già disponibili sul bilancio 2012, ed in parte con nuove risorse stanziate con il bilancio 2013.

I settori maggiormente protagonisti di questo bando sono automotive/meccanica, biomedicale, alimentare ed Ict. L’attività di ricerca si accompagna a nuovi investimenti produttivi ad elevata intensità tecnologica, attenzione alla green economy, incremento dei posti di lavoro. Un mix vincente per affrontare la competizione ed accrescere la specializzazione produttiva del sistema regionale.

Altre novità in arrivo nei primi mesi del 2013:

– Il bando “Innovazioni e reti tra imprese” dedicato alle piccole e medie imprese sarà finanziato con ulteriori 15 milioni di euro che consentiranno di finanziare altri 200 progetti. Le risorse si aggiungono ai precedenti 30 milioni che hanno consentito di finanziare circa 400 progetti.

– Prenderà il via il bando per l’espansione produttiva nelle aree colpite dal sisma, finanziato con fondi Por-Fesr messi a disposizione dalle altre Regioni italiane;

– Sarà riaperto da febbraio lo “Sportello per le nuove imprese”, destinato in particolare alle attività hi-tech.