Il 24 e 25 Febbraio prossimi si voterà per le elezioni politiche. Sarà questa l’occasione per eleggere non solo il nuovo Parlamento ma soprattutto per legittimare la nuova classe dirigente che dovrà affrontare con la necessaria autorevolezza ed investitura i problemi dell’Italia non ancora risolti: le azioni per la crescita e l’occupazione, maggiore equità nei sacrifici per riequilibrare il bilancio dello Stato, realizzare le riforme istituzionali indispensabili a modernizzare il paese.

Il Partito Democratico si avvicina a tale importante appuntamento con la serietà e la determinazione necessarie ad accreditarsi come rappresentanza politica fondamentale per governare il paese in questa difficilissima fase. Abbiamo dimostrato di mettere gli interessi del paese davanti a quelli del partito, abbiamo provato a cambiare la legge elettorale per ridare ai cittadini il diritto di scegliere da chi farsi rappresentare, abbiamo costruito una base programmatica condivisa non solo dal centrosinistra ma da tanta parte della società civile. Italia Bene Comune è un patto per cambiare l’Italia, uno sguardo verso il futuro, un impegno vero e realizzabile.

Per farlo abbiamo scelto, grazie ad un percorso partecipativo e democratico che ha coinvolto oltre 3.100.000 italiani, il nostro candidato Presidente del Consiglio Pier Luigi Bersani.

Il segretario nazionale del PD ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, ma soprattutto ha avuto l’intuizione di coinvolgere gli italiani in questa occasione di condivisione larga e vera in grado di attribuire al candidato tutta la rappresentatività necessaria per affrontare questa sfida.

Oggi P.L.Bersani è molto più forte e rappresentativo di quando uscì vincente dal congresso del 2009 perché non è solo il segretario nazionale del partito ma è il candidato Presidente del Consiglio che ha saputo portare il PD da principale forza d’opposizione a forza che si candida a governare il paese, per credibilità, fiducia, serietà. Perché abbiamo deciso di parlare il linguaggio della verità.

A dimostrazione dell’effettiva volontà di cambiare questa pessima legge elettorale e nonostante i tempi strettissimi, abbiamo voluto rimettere nelle mani dei cittadini nostri elettori la possibilità di partecipare alla scelta dei candidati: domenica 30 Dicembre dalle 8 alle 21 si potrà votare, esprimendo al massimo due preferenze, un uomo e una donna, per indicare chi dovrà rappresentare il PD in Parlamento, ma soprattutto per legittimare chi dovrà assumersi la responsabilità di guidare il cambiamento.

I tempi stretti hanno condizionato le candidature; le regole, in parte discutibili, hanno imposto limiti alle primarie per i parlamentari, ma il vantaggio politico di farle rimane superiore alle criticità che abbiamo riscontrato.

I sette candidati reggiani, che ringrazio per la loro disponibilità, esprimono insieme esperienza, competenza, innovazione e rappresentazione del territorio. Potevamo fare di più? Certo, era possibile. Fra le poche competenze affidate alle Unioni provinciali del Pd vi era la possibilità di assumere politicamente la responsabilità di arricchire ulteriormente la rosa dei candidati aiutando quelle personalità che nei tempi strettissimi non hanno avuto la forza di raccogliere la legittimazione sufficiente data dalle firme degli iscritti.

Purtroppo abbiamo abdicato a questa opportunità a favore delle procedure. Ho già definito questa scelta come una occasione persa e non ho cambiato idea, ma il voto va rispettato sempre e oggi abbiamo il dovere di affrontare queste primarie con lo spirito della partecipazione democratica e dell’occasione offerta ai nostri elettori di scegliere chi vogliamo ci rappresenti. Poi avremo il tempo per continuare il dibattito politico nell’interesse di un partito plurale, rappresentativo e inclusivo che dopo gli sforzi fatti, la maturazione acquisita, l’esperienza vissuta – anche in forza degli errori commessi – deve continuare a porsi come soggetto politico a servizio dell’Italia Bene Comune.

P. L. Bersani ci ha detto che è il momento “di fare girare la ruota”; noi abbiamo l’occasione di indicare con chiarezza la direzione e con quale velocità farla girare.

Pur nel mio ruolo di segretario provinciale non ho mai mancato di esprimere con onestà e trasparenza il mio pensiero e la mia personale scelta, cosa che ho fatto anche in occasione delle primarie per il candidato Presidente del Consiglio sostenendo P.L. Bersani. Lo farò anche in questa occasione perché penso che si possa far girare la ruota nella giusta direzione e con la dovuta velocità sostenendo Paolo Gandolfi per l’esperienza acquisita sul campo dell’amministrazione quotidiana, per la competenza maturata anche in Europa nel confronto con le più avanzate buone pratiche di governo delle comunità e per il contributo e l’espressione di innovazione offerta al dibattito politico.

Domenica andiamo a votare, scegliamo liberamente e con consapevolezza, diamo il nostro contributo al PD e all’Italia, nostro Bene Comune.

(Roberto Ferrari, Segretario provinciale Pd Reggio Emilia)