In merito all’adesione di alcuni esponenti del PDL modenese alla nuova formazione Fratelli d’Italia interviene il Coordinatore provinciale del PDL avv. Enrico Aimi:
“Barcaiuolo e amici rimangono comunque nell’ambito del centrodestra appoggiando Silvio Berlusconi in qualità di leader della coalizione in vista delle prossime elezioni politiche. Il PDL proseguirà il suo cammino confermando l’alternativa alle sinistre e al gabelliere Monti. Raggiunta poi l’intesa con la Lega, la coalizione si rafforzerà – probabilmente – con i tanti raggruppamenti che offrono una diversa opzione politica nell’ambito dello stesso schieramento: dalla Destra di Storace, ad una lista di pensionati e un’altra di verdi di centrodestra, passando per l’MRN di Scilipoti, al MIR di Samorì e ai fratelli d’Italia della Meloni. Ognuno con la propria caratterizzazione.
Il PDL rimane – prosegue Aimi – una formazione che, a dispetto dei profeti di sventure, sta crescendo fortemente nei sondaggi e riserverà sorprese all’apertura delle urne. Qualcuno ha pensato di scendere anzitempo dalla nave, il mio compito è quello di rimanerci fino all’ultimo.
Tuttavia non è scritto nelle stelle che la sinistra vincerà le prossime elezioni. Ricordo ancora la “gioiosa macchina da guerra” di Achille Ochetto alle politiche del 1994, partita per una passeggiata vittoriosa, arrivata con una cocente sconfitta. In ogni caso, alla fine, i moderati comprenderanno chiaramente tre cose:
1) che sarebbe un suicidio politico lasciare l’Italia nelle mani del duo Bersani – Vendola che hanno, come primo punto all’ordine del giorno, la concessione della cittadinanza a tutti gli stranieri nati in Italia con tutte le conseguenze facilmente immaginabili;
2) che la ricetta Monti paralizzerebbe ulteriormente l’economia favorendo le banche e l’egoistica politica di Frau Merkel;
3) che astenersi dal voto equivale a votare per il “pacchetto” delle sinistre, accettando supinamente ulteriori attacchi alla famiglia tradizionale, alla proprietà privata, attraverso l’inasprimento della pressione fiscale e l’istituzione di una pesante imposta patrimoniale.”

