Il Pd rende noti i rendiconti relativi ai fondi raccolti tra gli elettori con le primarie “Italia Bene Comune”, organizzate congiuntamente da Pd, Sel e Psi, e con le primarie per la scelta dei candidati Pd al Parlamento. La cifra totale, detratte le spese già sostenute per l’organizzazione delle due consultazioni, sarà utilizzata per finanziare la campagna elettorale del partito in vista delle politiche 2013.

Cosa ne è stato dei due euro che i partiti della coalizione del centro-sinistra prima, e il Pd poi, chiedevano per la partecipazione alle due tornate di primarie? Quanto raccolto è servito per pagare le spese di organizzazione delle consultazioni stesse e quanto rimasto (naturalmente detratta la parte spettante agli altri partiti della coalizione) sarà utilizzato per finanziare la campagna di comunicazione e informazione del Partito democratico in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. “Il Pd – spiega Cristina Cavani, responsabile provinciale delle risorse – in base ai principi di assoluta trasparenza che, da sempre, ha adottato, rende noti i risultati dei rendiconti di entrambe le tornate per le primarie”.

Com’è noto, le primarie “Italia Bene Comune” per la scelta del candidato premier del centro-sinistra hanno visto l’impegno collettivo dei tre partiti della coalizione: Pd, Sel e Psi. Agli elettori che hanno partecipato ai due turni delle primarie del 25 novembre e del 2 dicembre era stato chiesto un contributo minimo di 2 euro. In totale sono stati così raccolti 211.935,95 euro. 50 centesimi per votante sono stati trasferiti al Comitato nazionale “Italia Bene Comune”. Da quella cifra, poi, sono stati attinti i fondi per le spese di comunicazione (affissioni, inserzioni stampa, web, tv e radio) e quelli per l’organizzazione dei seggi elettorali (affitti, materiali vari, realizzazione albi e registri). In totale l’avanzo, al netto delle spese sostenute, è di 102.490, 49 euro. Di questi fondi il 75% è stato destinato al Partito democratico, il 20% a Sel e il 5% al Psi.

Le primarie per la scelta dei candidati al Parlamento del 30 dicembre sono state, invece, organizzate dal solo Partito democratico (anche Sel le ha fatto, ma le ha organizzate in maniera del tutto autonoma). Anche in quel caso agli elettori era stato chiesto un contributo individuale di almeno due euro. In totale sono stati raccolti 72.026,09 euro. Da questa cifra vanno, anche in questo caso, tolte le spese di comunicazione e quelle di organizzazione degli uffici e dei seggi elettorali. La cifra netta, quindi, rimasta al Pd è di 39.132,13 euro.

“Quanto avanzato in totale dalle due consultazioni – spiega Cristina Cavani – sarà, ora, utilizzato dal Partito democratico per pagare i costi di comunicazione e di organizzazione della campagna elettorale per le elezioni politiche 2013. Sarà così, insomma, che il partito pagherà le affissioni, gli spot, i volantini, i costi di affitto delle sale dove organizzeremo le iniziative politiche in modo da far conoscere il nostro programma e i nostri candidati al maggior numero possibile di persone. Perché il Pd possa davvero governare il Paese e contribuire all’affermazione di un’Italia giusta”.