Dagli approfondimenti del consumo di cocaina in centro storico ha preso spunto l’attività investigativa condotta dai carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che la scorsa notte ha permesso di localizzare in un’abitazione a ridosso del centro storico di Reggio Emilia la base operativa dello spaccio allestita da un insospettabile operaio reggiano. Questa a grandi linee l’odierna attività antidroga condotta dai carabinieri della Stazione di Corso Cairoli che hanno arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un insospettabile, in quanto incensurato, operaio reggiano 22enne ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta. A lui i Carabinieri hanno sequestrato una dozzina di grammi di cocaina, oltre 800 euro provento dello spaccio ed un I-Phone utilizzato per i contatti con i clienti.

Nei guai anche il cliente, un ventenne reggiano, segnalato quale assuntore di stupefacenti. Le indagini come accennato in premessa prendono spunti dagli approfondimenti investigativi sui consumi di cocaina in centro storico nel weekend che ha visto ieri sera i Carabinieri della Stazione di Corso Cairoli beccare, in Corso Garibaldi, un ventenne con mezzo grammo di cocaina. Fermo restando la segnalazione di quest’ultimo quale assuntore di stupefacenti, nel proseguo delle indagini, supportate anche da alcune dichiarazioni dello stesso cocainomane, le attenzioni investigative dei carabinieri si spostavano verso un’abitazione posta a ridosso del centro storico del capoluogo reggiano adibita, stando alle risultanze d’indagine, a base dello spaccio.

Recatisi presso quell’abitazione con l’intento di eseguirvi una perquisizione il giovane che vi abitava, un 22enne reggiano, appreso i motivi della “visita” dei carabinieri si mostrava collaborativo consegnava spontaneamente una bustina con 12 grammi di cocaina che nascondeva nell’armadio della camera da letto ed un bilancino di precisione riposto su una scatola sopra la scrivania unitamente a 830 euro, sequestrati in quanto ricondotti all’illecita attività. Nel registro delle chiamate i contatti avuti poco prima con i cliente fermato precedentemente dai carabinieri che confermavano le responsabilità del giovane in ordine al reato di spaccio per la cui ipotesi di reato veniva arrestato. Lo stesso questa mattina comparirà davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere di quanto contestatogli.