Il Giorno della Memoria a Novellara diventa un’occasione per ricordare un recente passato e per non rimanere indifferenti rispetto alla storia che stiamo vivendo ora.

In occasione del 67esimo anniversario dell’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, tragico simbolo della Shoah, l’amministrazione comunale ha deciso di far propria un’altra tragedia internazionale che ci colpisce da vicino tutti i giorni: gli sbarchi a Lampedusa.

L’amministrazione novellarese ha infatti diffuso la voce e la testimonianza di Giusi Nicolini, Sindaco di Lampedusa da maggio 2012, che, attraverso una dolorosa lettera, ha scritto dell’enorme fardello di dolore degli abitanti di Lampedusa per i tanti cadaveri di immigrati che sono stati loro consegnati. Il primo cittadino sottolinea l’impegno “solitario” dell’amministrazione e delle forze dell’ordine che fanno di tutto per mettere in salvo questi profughi e, nei casi estremi, dare dignità anche a chi non riesce a sopravvivere alla traversata. L’intera lettera verrà letta e spiegata martedì 29 gennaio davanti alle classi della scuola secondaria di primo grado “Lelio Orsi” che porteranno in scena al teatro Franco Tagliavini gli spettacoli “I Barbari” e “Provaci ancora Beatrice”, realizzati dal gruppo dei laboratori teatrali per il Giorno della memoria. Prima dello spettacolo verranno anche proiettati due video su Lampedusa e Djibi Kante, uno dei profughi del Mali ospitato a Novellara, offrirà la sua personale testimonianza.

Gli stessi spettacoli teatrali saranno poi replicati la sera stessa alle 20.30 per tutti (ingresso gratuito).

 

Oltre a ciò, da qualche giorno, sul sito dell’amministrazione è stata pubblicata una breve ricerca con documenti storici tratti dall’ Archivio Storico sulla vita del Cavaliere Carlo Segrè, unico ed ultimo ebreo di Novellara che, alla promulgazione delle leggi razziali fasciste si suicidò come estremo e tragico atto di ribellione contro esse. Proprio di Segrè il Comune di Novellara nel 2006 acquisì il personale archivio, quale importante fonte di documentazione storica e sociale del territorio.