carabinieriIn banca i cutter per minacciare i dipendenti ed in macchina le lamette per curare la “metamorfosi” durante la fuga, onde evitare di essere riconosciuti dai Carabinieri che li cercavano. L’espediente, alquanto singolare, di radersi barba e capelli nell’insolito atelier ricavato nell’abitacolo dell’auto, non ha impedito ai carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano di riconoscere i rapinatori e scoprire l’escamotage adottato dall’unico bandito non travisato (i due suoi compagni avevano il passamontagna ndr) finito in manette alla pari dei suoi due complici. I tre sono stati infatti intercettati dai Carabinieri della locale Stazione all’interno di una Volkswagen Tiguan in sosta in un parcheggio alla periferia nord di Bagnolo in Piano dove uno dei malviventi si era appena tagliato barba e capelli. In manette con l’accusa di rapina aggravata in concorso i Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano supportati dai colleghi del Nucleo Investigativo di Reggio Emilia hanno arrestato l’improvvisato barbiere M.C. 38enne residente a Castel d’Aiana (BO) e i complici M.G. 45enne di San Giovanni in Persiceto (BO) e V.M. 30enne di Bologna, tutti nativi del capoluogo felsineo e con precedenti di polizia, ristretti al termine delle formalità di rito a disposizione della D.ssa Maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta.

I tre si ricorda sono stati arrestati dai Carabinieri reggiani ieri pomeriggio grazie all’osmosi tra la capillare attività di controllo del territorio, congiunta al tempestivo allarme dato da un passante al 112 che ha permesso di intercettare ed arrestare i tre banditi e recuperare il bottino ammontate a circa 10.000 euro. Erano le 15,00  quando un malvivente indossante solo un paio di occhiali gialli e con un vistoso pizzetto entrava nella filiale di Via Livatino del Credito Emiliano dove si trovavano tre impiegate. Dopo aver estratto il cutter che puntava alla gola della cassiera intimava a quest’ultima di aprile la bussola permettendo l’ingresso di due complici travisati da passamontagna. Quindi dopo aver fatto sdraiare la bancaria e prelevato i soldi in cassa i tre si dirigevano verso il caveau per poi desistere da ulteriori intenti dovendo attendere per l’apertura della cassaforte temporizzata. Quindi la fuga con un passante che notando i movimenti sospetti lanciava l’allarme al 112. Dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Reggio Emilia veniva quindi attuato il piano antirapina con il coordinamento delle pattuglie in servizio di controllo del territorio che a Bagnolo in Piano si concretizzava con la cattura dei tre malviventi a cura dei Carabinieri della locale Stazione localizzati all’interno della predetta auto adibita nell’occasione ad atelier di parrucchiere.