caccia“Quanto successo nei giorni scorsi è alquanto singolare – afferma Massimo Becchi presidente di Legambiente Reggio Emilia – considerato che sono state proprio le maggiori associazioni venatorie che hanno votato contro al bilancio dell’Ambito Territoriale di Caccia RE3 della collina, portando giustamente alle dimissioni del Presidente William Landini, che anche su insistenza di consiglio ha comunque deciso di confermarle. Ringraziamo per l’operato il Presidente Landini, che ha dimostrato negli anni di aver saputo al meglio coniugare le esigenze di molte persone e associazioni diverse, in un ruolo certo non facile e in questo senso condividiamo le dimissioni, visto che proprio le associazioni venatorie che lo hanno sempre sostenuto ora gli hanno voltato la schiena. Sembra assurdo che sull’aumento di quota associativa, cosa che peraltro sta accadendo in molti ambiti del terzo settore, si arrivi alla bocciatura di un bilancio preventivo, senza che i presidenti delle associazioni venatorie intervengano o addirittura votino contro. Del resto questo ATC non ha mai venduto gli ungulati per fare cassa, come invece accade per altri ATC nella nostra provincia, preferendo piuttosto darli ai suoi cacciatori, radicati sul territorio. Ma indubbiamente logiche di bassa bottega e i contrasti per la caccia con zona fissa al cinghiale hanno preso il sopravvento”.

“Ora chiediamo – conclude Becchi – alle associazioni venatorie di dirci che intenzioni hanno circa la gestione di questo vasto territorio e se hanno intenzioni di aprire un confronto oppure se la gestione faunistica del territorio è solo appannaggio loro, facendo e disfacendo a loro piacimento gli Ambiti Territoriali di Caccia”.