cecile_kyengeGli immigrati, un fenomeno ormai strutturale nella nostra società, ma a cui i governi di centro-destra hanno guardato solo dal lato securitario. “Il prossimo governo di centro-sinistra – spiega Cécile Kyenge, candidata Pd alla Camera dei deputati – ha, invece, già pronta una proposta complessiva, una nuova legge quadro sull’immigrazione e sul diritto d’asilo che parla di cittadinanza, diritto di voto alle amministrative, ridefinizione del ruolo dei Cie, ma non solo”.

“Gli immigrati in Italia sono oltre 5 milioni, a Modena ben 96mila. – spiega Cécile Kashetu Kyenge, candidata Pd alla Camera dei deputati – Il fenomeno ormai ventennale, nella nostra provincia, è stato studiato in tutti i suoi aspetti. Ora è il momento di fare il passo successivo: di passare dalla semplice raccolta dei dati, alla proposta politica. E il Partito democratico è già pronto”. Il segretario Pd Pier Luigi Bersani, infatti, lo ha ribadito in più di una occasione: il governo di centro-sinistra, tra i suoi primi atti, varerà una nuova norma sulla cittadinanza per i figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia. Chi nasce in Italia, quindi, deve essere italiano, ma non c’è solo questo nella proposta del Partito democratico: “E’ necessaria una nuova legge quadro sull’immigrazione e sul diritto d’asilo – spiega Cécile Kyenge” – che superi la Bossi-Fini e la Maroni-Berlusconi, normative che hanno contribuito a mantenere i tanti lavoratori stranieri presenti nel nostro paese in uno stato di minorità. I passati governi di centro-destra hanno guardato al fenomeno solo dal punto di vista della sicurezza e del diritto penale, occorre, invece, un nuovo patto tra italiani e immigrati per costruire un’Italia solidale e sicura e una Europa unita e di pace”. Secondo il Partito democratico si deve intervenire con un primo pacchetto di norme immediatamente applicabili, come l’abrogazione del reato di immigrazione clandestina, il ritorno al ruolo primigenio dei Cie dove il trattenimento sia limitato alla sola identificazione dello straniero, la revisione dei requisiti per i ricongiungimenti famigliari che sono diventati solo ostacolo al diritto all’unità delle famiglie, la modifica dei termini di durata dei permessi. Quanto alla cittadinanza, la proposta del Pd è chiara: ai figli, nati in Italia, di genitori immigrati nel nostro paese da almeno cinque anni, va riconosciuta la cittadinanza italiana alla nascita. Altre norme devono, invece, essere contenute in un disegno di legge delega che dovrà ridefinire le modalità per l’ingresso nel mondo del lavoro, la prevenzione dell’immigrazione irregolare, il contrasto all’immigrazione clandestina, ma soprattutto nuove politiche di integrazione e convivenza. Tra le priorità, la revisione del meccanismo di determinazione delle quote di stranieri da ammettere nel nostro territorio: la programmazione dovrà essere triennale con possibilità di adeguamento annuale, in modo da tenere conto dell’effettiva richiesta di lavoro. “Si dovrà poi garantire a tutti, indipendentemente dalle regolarità del permesso di soggiorno – conclude Kyenge – una sfera di diritti e di doveri che attengono alla dignità della persona, ovvero la promozione della salute, la tutela della maternità e dei minori, la tutela giurisdizionale. Tra questi diritti anche il riconoscimento del diritto di voto alle elezioni amministrative”.