“I candidati 5 stelle al Parlamento emiliano romagnoli hanno sottoscritto la richiesta di Amnesty international che verte sulla lotta al femminicidio e la violenza nei confronti delle donne:

” La violenza domestica nella sfera privata non viene denunciata alla polizia in oltre il 90 per cento dei casi, così come anche lo stupro. Negli ultimi 10 anni, il numero di omicidi da uomo su uomo è diminuito, mentre è aumentato il numero di donne uccise, in quanto donne, per mano di un uomo: oltre 100 ogni anno. In circa la metà dei casi il colpevole è un partner o ex partner e solo in circostanze rare si tratta di una persona sconosciuta alla donna.

Per contrastare queste violazioni dei diritti umani, l’Italia deve ratificare al più presto la Convenzione del Consiglio d’Europa del 2011 sulla violenza contro le donne e deve mettere in campo un impegno serio e determinato per dare attuazione alle raccomandazioni del rapporto della Relatrice speciale. Tra le richieste, vi è quella di adottare una legge specifica sulla parità di genere e sulla violenza contro le donne.

Inoltre, la società e gli organi di informazione dovrebbero essere sensibilizzati sulla violenza contro le donne, anche al fine di una rappresentazione non stereotipata delle donne e degli uomini nei media. I centri di accoglienza per donne vittime di violenza andrebbero mantenuti e aumentati, assieme alla garanzia di un adeguato coordinamento tra la magistratura, la polizia e gli operatori sociosanitari che si occupano della violenza contro le donne.”

Il MoVimento 5 Stelle si è sempre dichiarato a favore della la difesa dei diritti umani e in particolare è consapevole del fatto che il femminicidio e la violenza sulla donna sono delle forme di violenza particolari, soprattutto perchè troppo spesso sono culturalmente strutturate e ammesse.

Una sotterranea o addirittura esplicita considerazione della donna come essere subalterno rappresenta una non-cultura che il Movimento 5 Stelle combatte nelle dichiarazioni e nei fatti (una larga parte dei candidati in posizione di eleggibilità alle elezioni politiche sono candidate donne)

Le donne, occupate nel lavoro così come nella cura della famiglia, degli anziani e dei figli, sono un pilastro della società, ma generalmente non vengono loro riconosciuti gli stessi diritti degli uomini a livello di rappresentanza politica, di intervento nelle decisioni rilevanti per il paese, di garanzie e di remunerazione sul lavoro; inoltre l’immagine della donna negli ultimi 20 anni, complice una non-cultura televisiva, è stata avvilita e offesa e ha accreditato una violenza di genere che si manifesta in differenti forme, da quelle apparentemente meno gravi, come la svalutazione della sua intelligenza e la mercificazione della sua bellezza, fino alla violenza verbale e psicologica, per giungere in casi estremi ma sempre più frequenti a quella fisica, culmine di questo percorso.

Le candidate e i candidati del Movimento 5 Stelle dell’Emilia Romagna ritengono fondamentale la promozione di ogni atto che faccia emergere questo problema e che porti soluzioni concrete anche a livello normativo e sono pronti al confronto con le associazioni che già operano in questo senso”.

 

Candidati al Parlamento del Movimento 5 Stelle dell’Emilia Romagna