Sono trascorsi ben nove mesi dalla disposizione, approvata dal Comune di Casina, di divieto di transito sul ponte situato sul vecchio tracciato della strada statale 63, attiguo al borgo di Ca’ Manarino. Il ponte era stato lesionato dal terremoto che ha colpito lo scorso 20 maggio l’Emilia.

Il Sindaco di Casina, Gian Franco Rinaldi, aveva rassicurato la cittadinanza confermando di aver inserito a bilancio i sessantamila euro necessari alla messa in sicurezza del ponte, altri sessantamila, così era stato riferito, erano stati stanziati dalla Regione. In realtà, a quanto risulta, i fondi non sono ancora stati reperiti: a nove mesi dal blocco della viabilità nulla è stato fatto. L’impegno preso pubblicamente dal Sindaco a luglio, in Consiglio comunale, era quello di iniziare i lavori a settembre 2012.

E’ fondamentale ripristinare la viabilità, il vecchio tracciato della SS 63, oltre a servire diverse famiglie, oggi costrette a percorrere sei chilometri in più per raggiungere la propria abitazione, funge anche da corridoio per l’area artigianale del comune appenninico, attualmente i mezzi pesanti sono obbligati ad attraversare il centro del paese, in più sulla strada è presente anche un ristorante che, ovviamente, risente negativamente dell’interruzione. Inoltre, con la riapertura, nella medesima area, dei cantieri della nuova Statale 63, il percorso assumerà una funzione strategica.

Il Comune già nove mesi fa aveva parlato di interventi rapidi, in realtà tutto è fermo, i cittadini, gli utenti della strada, pretendono risposte.

Mi appello pertanto all’Amministrazione di Casina affinché si attivi al più presto per ripristinare il tratto viario in questione.

Fabio Filippi