I consiglieri provinciali del Pd Luca Gozzoli e Fausto Cigni hanno presentato un’interpellanza sull’espansione del fenomeno delle cosiddette “coop spurie”. Nel testo si chiede che venga organizzata al più presto un’udienza presso la Commissione consiliare preposta a cui partecipino anche i soggetti istituzionali, le forze sociali interessate e gli ordini professionali.

Si tratta di un fenomeno in espansione, purtroppo spesso legato al malaffare. I consiglieri provinciali del Pd Luca Gozzoli e Fausto Cigni hanno presentato in Consiglio provinciale un’interpellanza con dibattito sul tema delle cosiddette “coop spurie”, ovvero quelle imprese che di cooperativo hanno solo il nome. Del migliaio di cooperative attive nella nostra provincia, infatti, solo un terzo sono iscritte a una delle tre centrali cooperative: da notare che l’adesione implica controlli sui bilanci, rispetto dell’attività indicata nello statuto e, naturalmente, rispetto delle normative fiscali e contrattuali in vigore. I settori che risultano più a rischio sono quello assistenziale, quello agricolo, quello legato alla logistica e il facchinaggio. Gozzoli e Cigni chiedono di conoscere se esista, a livello provinciale, un organismo che abbia il compito di monitorare l’espansione del fenomeno, quante siano le cooperative spurie che si fanno certificare i bilanci da revisori esterni e se sia vero che, in troppi casi, i bilanci non vengono depositati neppure presso la Camera di commercio. Per conoscere le reali dimensioni del fenomeno, infine, i consiglieri provinciali del Pd chiedono “che, in tempi rapidi, possa essere organizzata un’udienza presso la Commissione consiliare preposta che veda il coinvolgimento dei soggetti istituzionali, le forze sociali interessate e gli ordini professionali”.