carabinieri-sequestroAl fine di contrastare il fenomeno della coltivazione domestica di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno incrementato i controlli. Tra mercoledì e giovedì due persone sono state arrestate con l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti.

A Loiano è stato arrestato un 49enne del luogo conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia per furto e stupefacenti. L’uomo è stato arrestato mercoledì sera al termine di una perquisizione domiciliare. La fantasia del 49enne lo aveva spinto a trasformare un armadio in una serra per la coltivazione della marijuana. Il mobile era stato predisposto per simulare, attraverso strumenti specifici, le stesse condizioni di umidità e temperatura che le piantine avrebbero avuto nel loro habitat naturale. Grazie alla rudimentale ma efficace soluzione, la sostanza stupefacente rinvenuta dai Carabinieri all’interno del mobile si presentava verde e robusta. La perquisizione è terminata con il sequestro di nove piante di marijuana, tre barattoli contenenti la stessa sostanza stupefacente per un totale di circa 350 grammi e alcuni misuratori chimici utilizzati nella floricoltura dagli amanti del pollice verde. Il 49enne è finito nei guai anche per detenzione abusiva di armi improprie perché deteneva un machete e un coltello senza la rispettiva autorizzazione. Al termine della redazione degli atti, l’arrestato è stato rilasciato ai sensi dell’art. 121 del c.p.p.

A Minerbio, invece, a finire in manette è stato un 24enne incensurato del luogo. Il giovane è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molinella, in collaborazione con i militari di Minerbio e Baricella. I militari stavano svolgendo un servizio anti droga per le strade del paese, quando, intorno alle ore 17:45, hanno notato un giovane sospetto a bordo di una Volkswagen Golf parcheggiata di fronte a un’abitazione. Durante il controllo è emerso che il soggetto, un 27enne di Minerbio, aveva in tasca due involucri di plastica contenenti marijuana. Le indagini avviate dagli investigatori dell’Arma hanno consentito di risalire alla “fonte” e dopo pochi minuti una squadra di Carabinieri si è presentata alla porta del 24enne che, in un primo momento, ha rifiutato di aprire la porta ai militari, sostenendo di non trovare la chiave. Il tentativo di guadagnare tempo non l’ha aiutato, anzi, ha peggiorato la sua posizione confermando le ipotesi investigative avanzate dai Carabinieri. La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire diversi barattoli di plastica, bustine e involucri di cellophane contenenti marijuana, per un peso pari a 158 grammi. Il sottotetto dell’appartamento era stato trasformato in un “vivaio” di marijuana, perfettamente illuminato e areato. Sedici piante della medesima sostanza stupefacente sono state poste sotto sequestro, in attesa della distruzione. L’attività investigativa ha permesso di rinvenire anche una pasticca di anfetamina, una bilancina di precisione, del materiale atto al confezionamento della cannabis e la somma contante di 3.607 euro.

 

Il 24enne dovrà comparire questa mattina davanti agli organi giudicanti del Tribunale di Bologna.