cavi-rameSpaziano in tutto il nord Italia facendo man bassa di rame non ponendosi scrupoli dai pericoli che creano con la loro azione predatoria: si pensi ai tratti ferroviari che vanno in blocco quando vengono rubati i cavi elettrici che ne regolano il traffico. L’altra notte il commando di malviventi, appartenenti ad una batteria del più nutrito popolo della ‘banda del rame’, ha alzato decisamente il tiro puntando direttamente alla Centrale Elettrica di Alta Tensione di Salvaterra, nel reggiano, che fornisce elettricità a diversi Comuni delle Province di Modena e Reggio Emilia. Il raid furtivo in buona parte è fallito grazie all’intervento dei Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia e nella fattispecie di quelli in forza alla Stazione di Rubiera che oltre al recupero di parte del bottino (circa 7 quintali di cavi di rame ndr) hanno intercettato e arrestato uno dei componenti la banda che, completamente infangato, cercava di fuggire.

Con l’accusa di furto aggravato in concorso i Carabinieri della Stazione di Rubiera hanno arrestato il cittadino rumeno M.C., 40enne residente a Mantova con precedenti specifici in materia di furti di rame. I complici, attivamente ricercati dai Carabinieri di Rubiera che al riguardo conducono le indagini coordinate dalla Procura reggiana, sono invece riusciti a dileguarsi. La scorsa notte la banda dopo aver “ripulito” l’area della centrale elettrica in corso di ampliamento, razziando 15 quintali di cavi di rame  per un danno di oltre 10.000 euro, si sono spostati con gli stesi intenti nella zona della centrale in funzione. Qui l’attivazione dell’allarme ha però indotto i malviventi a “rivisitare” i piani dandosi alla fuga. Alcuni sono riusciti a dileguarsi con parte del bottino (circa 7 quintali di cavi di rame ndr) mentre uno completamente infangato è stato intercettato e fermato dai Carabinieri di Rubiera a bordo di un furgone Ford Courier mentre stava fuggendo. Nei pressi della rete di recinzione, dove i malviventi avevano ricavato un varco, i Carabinieri hanno rinvenuto e recuperato 7 quintali di cavi in rame unitamente ad attrezzi da scasso specifici come le cesoie trancia cavi. E mentre l’arrestato questa mattina comparirà davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere all’accusa di furto aggravato in concorso, i Carabinieri proseguono le indagini per cercare di risalire ai complici di un furto con la certezza che si tratta di un furto di matrice dell’est Europa. Solo qualche settimana fa gli stessi Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia sventarono un analogo assalto ad una Centrale Elettrica della bassa reggiana: in quella circostanza appiedarono i malviventi recuperando un furgone rubato ed un autovettura con targa bulgara “pulita”.