arresto-rapinatoreIeri sera, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Bologna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di L.M., 34enne, nato a Marigliano (NA), domiciliato a Bologna. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Bologna – Sezione del GIP dott. Bruno Perla, su richiesta della dott.ssa Rossella Poggioli, a seguito delle serrate indagini condotte dagli stessi Carabinieri. Grazie ad esse, infatti, L.M. è ritenuto responsabile, in concorso con una 27enne di Castel Maggiore, già in carcere per altro reato, di due rapine commesse lo scorso 26 e 28 febbraio, rispettivamente ai danni del “Mercato Veneto dell’Oro” di via Corticella e di “Stella Metalli Preziosi” di via Bellaria. L’uomo è stato catturato all’interno di un appartamento di via Montefiorino, a Bologna. In quelle circostanze, i rapinatori, un uomo e una donna, avevano asportato oggetti in oro rispettivamente per un valore di 3.000 e 6.000 euro e nel secondo episodio contante per 1.100 euro.

Nel corso della perquisizione, gli investigatori dell’Arma hanno trovato una riproduzione di pistola semiautomatica marca Beretta, Mod. 92 FS, senza tappo rosso, con evidenti segni di modifica che potrebbero renderla funzionante, tre caschi da motociclista, fascette serra cavi da elettricista, e telefoni cellulari. Inoltre, sono state trovate le chiavi di un motociclo Piaggio, modello Fly 100, risultato rubato il 27 gennaio 2013 e rinvenuto dai militari nei pressi dell’abitazione citata. Non sono stati rinvenuti oggetti direttamente riconducibili ai due episodi delittuosi, poiché, quasi certamente, subito “monetizzati” dagli autori.

Le indagini erano partite da altre rapine commesse in danno di esercizi compro oro tra dicembre 2012 e gennaio 2013, a Bologna, da una palermitana residente a Budrio. Da quegli episodi gli investigatori avevano esteso le loro verifiche censendo una serie di soggetti legati all’ambiente dei rapinatori, le cui caratteristiche corrispondevano alle descrizioni che le vittime facevano degli autori delle rapine. Progressivamente l’attenzione si concentrava su L.M. e, in particolare, dopo le rapine del 26 e del 28 febbraio scorso, emergevano delle indicazioni fisiognomiche da parte dei testimoni relative alla parte del volto che l’uomo lasciava scoperta effettuando i colpi: gli occhi e la base del naso che non venivano coperti dai cappellini e dalle sciarpe utilizzati per camuffarsi. Ulteriori accertamenti di natura tecnica hanno permesso di raccogliere altri elementi indiziari a suo carico che, abbinati al suo profilo di soggetto tossicodipendente, con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, assenza di attività lavorativa e, di fatto, senza fissa dimora, hanno indotto l’Autorità Giudiziaria ad emettere il provvedimento restrittivo che i militari hanno eseguito nel pomeriggio di ieri 9 aprile. L’attività investigativa prosegue al fine di accertare eventuali ulteriori responsabilità dell’uomo in merito ad altri colpi commessi nei confronti di esercizi compro oro del capoluogo negli ultimi mesi.

l-mImmagine dell’uomo, nella speranza di acquisire eventuali segnalazioni da parte di testimoni dei fatti delittuosi