cecile_kyenge“Credo sia in atto un evidente tentativo di intimidazione, si semina odio, si alimenta il razzismo con posizioni che riportano l’orologio della storia indietro di mezzo secolo”: con queste parole il capogruppo Pd in Consiglio provinciale Luca Gozzoli interviene sugli ignobili attacchi che il leghista Borghezio ha portato contro la neo-ministra dell’Integrazione Cécile Kyenge e si chiede come la pensino i leghisti modenesi, soprattutto gli ex colleghi del ministro in Consiglio provinciale.

“Piena solidarietà a Cécile, ma esprimere solidarietà non basta più: occorre la volontà di punire comportamenti che vanno ben al di là della dialettica democratica”: è il commento del coordinatore cittadino del Pd Andrea Sirotti sugli ignobili attacchi sferrati da parte del leghista Borghezio e da siti Internet di chiaro stampo nazi-fascista.

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La dichiarazione di Luca Gozzoli:

«Ritengo gravissime le offese rivolte al ministro Kyenge da un esponente di primo piano della Lega. Non possiamo permettere, come Pd e come esponenti delle amministrazioni locali, che Cécile Kyenge continui a ricevere volgari insulti da esponenti leghisti. Le parole di Borghezio si commentano da sole, rimango stupito però non vedendo ancora smentite da parte degli esponenti della Lega modenese, stupito e preoccupato. Auspico che i suoi ex colleghi in Consiglio provinciale e il consigliere regionale Manfredini prendano le distanze da quanto affermato da Borghezio. Tra l’altro, stiamo assistendo a una escalation: dopo le minacce si è arrivati alle offese. Credo sia in atto un evidente tentativo di intimidazione, si semina odio, si alimenta il razzismo con posizioni che riportano l’orologio della storia indietro di mezzo secolo. Quando il leghista nonantolano, all’indomani della elezione dell’on. Kyenge si spinse alle minacce volgari e violente in molti (troppi!!!) se la cavarono con una scrollate di spalle limitando le minacce alla bravata da bar; la sottovalutazione ha portato alle gravi offese da parte di una dei massimi esponenti della Lega. Cittadini, partiti, sindacati, associazioni, organi di informazioni si interroghino: offendendo e minacciando il ministro Kyenge si offende la Costituzione repubblicana e con essa i principi di eguaglianza e parità. La condanna di queste dichiarazioni, quindi, deve essere ferma e dura. Il tentativo di condizionare con offese e minacce il lavoro del Governo a favore dei diritti dei cittadini immigrati, di una nuova coesione sociale e dei diritti di cittadinanza deve essere fermato a condannato.

La Modena democratica deve essere orgogliosa di avere una rappresentante in Parlamento e nel Governo, piena solidarietà a Cecile Kyenge, quindi, pieno appoggio al suo lavoro di ministro. La sua competenza nasce dall’esperienza maturata e cresciuta in anni di lotte e battaglie condotte in prima persona per i diritti di cittadinanza, per una società giusta e solidale con tutti e per tutti».

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La dichiarazione di Andrea Sirotti:

«Le affermazioni di Borghezio sul neo-ministro dell’Integrazione, la modenese Cécile Kyenge, sostenute da quanti lo hanno seguito sulla Rete, dimostrano che in questo Paese sono presenti veri e propri rigurgiti razzisti, che devono essere combattuti senza incertezze e con convinzione. Innanzitutto applicando le leggi che esistono e non derubricando, ogni volta, gli episodi in questione a goliardate, o a espressione di qualche innocua minoranza. Occorre far crescere la cultura dell’Integrazione di cui Cécile è un esempio ammirevole, una donna che ha vissuto sulla sua pelle cosa significa disparità di trattamento, che nonostante questo ha studiato, si è costruita una professione e una reputazione in un Paese diverso da quello di origine, e si è impegnata in battaglie per aiutare chi vive la sua stessa esperienza. Quindi, piena solidarietà a Cécile, ma esprimere solidarietà non basta più. Occorre la volontà di punire comportamenti che vanno ben al di là della dialettica democratica. In un Paese che annovera nella propria storia le famigerate leggi razziali, ogni forma di razzismo va combattuta senza esitazioni».