AllAlbaDellaRepubblicaSarà presentato anche a Carpi il recente libro del docente e storico modenese Lorenzo Bertucelli “All’alba della Repubblica. Modena, 9 gennaio 1950. L’eccidio delle Fonderie Riunite” (edizioni Unicopli, 2012). L’appuntamento è per mercoledì 8 maggio 2013, presso la sala del Consiglio comunale di Carpi alle ore 17.30.

L’autore Lorenzo Bertucelli discuterà della vertenza sindacale di 63 anni fa alle Fonderie Riunite di Modena dove morirono sei operai sotto i colpi di arma da fuoco delle forze dell’ordine, con Claudio Silingardi dell’Istituto storico di Modena.

Partecipano alla discussione anche il sindaco di Carpi Enrico Campedelli, il segretario della Cgil di Modena Tania Scacchetti e Gianni Maestri segretario lega pensionati Fnp/Cisl Carpi.

La presentazione del libro rientra tra le iniziative unitarie dei sindacati confederali Cgil Cisl Uil per la festa del 1° Maggio, e gode del patrocinio del Comune di Carpi.

 

“All’alba della Repubblica. Modena, 9 gennaio 1950. L’eccidio delle Fonderie Riunite” (Unicopli, 2012)

Una vertenza sindacale. Come tante nel secondo dopoguerra italiano. In questo caso, però, restano uccisi sei scioperanti, tutti per colpi d’arma da fuoco esplosi dalle forze dell’ordine. È un dramma anche per quegli anni difficili. Un eccidio davanti ad una fabbrica, nel cuore della modernità industriale, al centro della regione rossa per eccellenza. Un evento che segna la storia d’Italia di quegli anni, eppure poco indagato dalla storiografia. Il volume ricostruisce quel conflitto di lavoro, ne indaga le conseguenze politiche e giudiziarie, il processo pena­le a carico dei lavoratori e la causa civile contro lo Stato. Avviene a Modena, ma non è una storia di periferia. L’Emilia è al centro dell’attenzione dei governi della Prima Legislatura perché ritenuta il nucleo di una possibile sovversione. I comunisti emiliani sono forti e poco disponibili alla mediazione, convinti della loro autosufficien­za: il “partito nuovo” di Togliatti qui non si è ancora affermato. È una storia che si muove tra Modena e Roma, in andata e ritorno, che contribuisce a delineare le culture politiche e sociali che si confrontano negli anni del dopoguerra.