Recchi-SabattiniI lavori di recupero dell’edificio sede dell’istituto tecnico superiore Luosi di Mirandola, gravemente danneggiato dal sisma del maggio 2012, saranno finanziati da Eni con un contributo di due milioni di euro. E’ quanto stabilisce l’accordo con la Provincia di Modena siglato lunedì 20 maggio, a un anno esatto dalle prime scosse di terremoto, a Mirandola. I lavori partiranno nel 2013 per concludersi entro l’inizio dell’anno scolastico 2014-2015.

Il progetto è stato presentato alla presenza di Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, Giuseppe Recchi, presidente di Eni, Giorgio Siena, preside dell’istituto Luosi e Maino Benatti, sindaco di Mirandola.

«Il sostegno di Eni – sottolinea Sabattini – copre praticamente tutti i costi di un intervento che ci consente di restituire alla comunità un edificio antisismico al 100 per cento, quindi ben oltre il 60 per cento previsto dall’ordinanza regionale. In questo modo gli studenti, che sono temporaneamente nei moduli provvisori, potranno rientrare in tempi ragionevolmente brevi in una sede confortevole e sicura. Obiettivo che con le sole risorse pubbliche sarebbe stato difficile realizzare».

Evidenzia il presidente Eni, Giuseppe Recchi: «Nel momento in cui Mirandola e le altre città dell’Emilia sono alla ricerca di ottimismo e fiducia nel futuro Eni non poteva non essere presente. E abbiamo deciso di farlo nella maniera che reputiamo migliore: quella di contribuire alla ricostruzione di una scuola, il luogo nel quale i nostri ragazzi devono formare il loro sapere e la loro coscienza. A voi e a tutti i cittadini di Mirandola dico che su questo punto avete a disposizione un asso nella manica formidabile, qualcosa che appartiene al dna di questa terra: la capacità di innovare».

Per Giorgio Siena, preside del Luosi, «la prospettiva di ritornare nel 2014 nella nostra sede originaria, migliorata nella struttura, dimostra che la ricostruzione può rappresentare un’opportunità che consentirà a studenti, insegnanti e al personale della scuola di frequentare in futuro edifici scolastici più sicuri e moderni».

In questo anno scolastico l’istituto di istruzione superiore “Luosi” – che comprende liceo classico e linguistico, istituto tecnico e professionale per il commercio – è frequentato da 1.118 studenti in 50 classi, con una previsione per l’anno scolastico 2013-2014 che conferma i numeri dell’anno in corso. Attualmente sono collocati nei moduli temporanei, nel nuovo polo scolastico di Mirandola.

Luosi-sismaL’edificio del Luosi – parte dello stesso complesso edilizio dell’istituto Galilei che, invece, dovrà essere demolito – ha subito in seguito al terremoto danni importanti alle strutture secondarie. L’intervento della Provincia prevede la ricostruzione dei tramezzi danneggiati e il consolidamento strutturale dell’edificio per migliorarne il comportamento in caso di sisma.

IL NUOVO LUOSI ANTISISMICO AL 100 PER CENTO SARANNO CONSOLIDATI FONDAZIONI E MURI PORTANTI

Il nuovo Luosi sarà antisismico al 100 per cento, ben oltre il 60 per cento previsto dall’ordinanza regionale sulla ricostruzione. Il progetto, illustrato nella presentazione di lunedì 20 maggio, da Alessandro Manni, direttore Area Lavori pubblici della Provincia di Modena, prevede, infatti, il consolidamento di parte delle fondazioni e delle murature portanti, oltre al ripristino della piena funzionalità dell’edificio attraverso la ricostruzione di tutti i tramezzi e controsoffitti distrutti e la riparazione di quelli solo danneggiati. Prevista anche la demolizione e ricostruzione di parte dei pavimenti danneggiati e dei marciapiedi esterni.

I lavori saranno completati dallo smontaggio e rimontaggio di tutti gli infissi esterni e dalla tinteggiatura di tutti gli spazi interni e delle facciate esterne.

Il progetto esecutivo sarà pronto entro i primi giorni di giugno, seguirà la procedura d’appalto con l’obiettivo di aprire il cantiere entro il 2013 per terminare i lavori in tempo per l’avvio dell’anno scolastico 2014-2015.

L’edificio del Luosi è disposto su quattro piani: un seminterrato con magazzini, ripostigli, archivi e locali tecnologici, un piano rialzato con atrio, bar, uffici, biblioteca, sala conferenze, due laboratori e quattro aule, mentre il secondo e terzo piano ospitano ciascuno 13 aule più i laboratori.

 

Galilei-sismaTUTTI I LAVORI AL POLO LUOSI-GALILEI – GALILEI DA RICOSTRUIRE, INTANTO PRONTI I LABORATORI

Il complesso che ospita gli istituti superiori Galilei e Luosi a Mirandola, è quello che ha registrato i danni più seri in seguito alle scosse di terremoto. E’ composto da più corpi costruiti in epoche diverse, formando una sorta di corte, che hanno quindi reagito in maniera differente alla sollecitazione delle scosse sismiche.

Se per quanto riguarda il Luosi è possibile procedere con interventi di miglioramento sismico e risanamento statico delle strutture, il Galilei – che ha riportato i danni più gravi –dovrà essere demolito. Le risorse per la ricostruzione del corpo storico dell’istituto – 10 milioni di euro – sono state stanziate dalla Provincia di Modena con il significativo aiuto di partner privati quali la Barilla, le tre Fondazioni bancarie del territorio (Cassa di Risparmio di Modena, Mirandola e Vignola) e il sistema delle Fondazioni bancarie riunite in Acri.

La progettazione preliminare del Galilei, da parte della Provincia, è in fase di ultimazione. L’obiettivo è completare il progetto esecutivo prima dell’estate, così da poter procedere con l’appalto – una volta concluse le pratiche di autorizzazione sismica e di validazione – entro la fine del 2013.

Una parte del complesso scolastico, invece, ha già ripreso l’attività nei mesi scorsi. E’ la palazzina che ospita le officine e i laboratori, rientrati in funzione dopo il ripristino dei danni subiti con il terremoto grazie alla donazione di oltre 200 mila euro del fondo “Vicenza per Modena”.

Foto: presidente Eni, Giuseppe Recchi, e il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini