“Un passo fondamentale nella lotta contro la violenza sulle donne”. Così l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi ha commentato il voto unanime con cui la Camera dei deputati ha approvato la ratifica della Convenzione di Istanbul. “Il contrasto alla violenza sulle donne e al femminicidio sono alcuni dei temi più presenti nelle politiche del mio assessorato – ha sottolineato Marzocchi – . In Emilia-Romagna, da tempo, portiamo avanti un’opera di prevenzione importante lavorando anche sugli uomini violenti, a cui va insegnato a riconoscere la propria aggressività e a superarla. Ma la vera svolta – prosegue l’assessore – è l’educazione fin da piccoli dei nostri figli a comprendere e rispettare la diversità dell’altro, soprattutto della donna”. Il voto unanime espresso dalla Camera dei deputati “è un segnale di grande sensibilità dell’istituzione – ha concluso Marzocchi – , tanto più importante perché arriva nelle ore in cui, in Calabria, viene dato l’addio a Fabiana, ennesima vittima della ferocia maschile”.

Contro la violenza sulle donne, gli interventi in Emilia-Romagna

Sono 13 i Centri antiviolenza e le Case delle donne in regione, a cui lo scorso anno si sono si sono rivolte 2.496 donne (dati dall’1 gennaio al 31 ottobre 2012). A Modena è attiva “Liberiamoci dalla violenza”, al momento l’unica struttura pubblica che in Italia si occupa di recuperare uomini autori di maltrattamenti nei confronti delle donne. Gestito direttamente dall’Azienda Usl, è ad accesso gratuito. A quest’esperienza si è recentemente affiancato “Il centro di ascolto uomini maltrattanti”, progetto realizzato con il contributo del dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, che opera a Ferrara.