Dalla carta ora si passa ai cantieri. Dopo aver concluso la fase progettuale dei “Concorsi di architettura per la riqualificazione urbana”, la Regione Emilia Romagna mette in campo i finanziamenti per la realizzazione delle opere. È stata infatti approvata con una delibera di Giunta l’assegnazione dei fondi per 17 dei 19 Comuni vincitori del concorso: la cifra complessivamente stanziata ammonta a 7.733.855 euro, con un limite indicativo di 550 mila euro come tetto massimo di finanziamento.

C’è anche un comune della Provincia di Modena che ha ottenuto il finanziamento: si tratta di Spilamberto, che ha vinto il concorso di progettazione che prevede la riqualificazione di parte del centro storico a ridosso della Rocca Rangoni (museo aceto balsamico, piazzale Rangoni, piazza Roma, via Savani e via Piccioli) e dell’annesso parco sul Panaro. In particolare il progetto vincitore si concentra in interventi sul parco al cui interno sono previsti un teatro all’aperto e aree tematiche (la piantata dei frutti antichi, il giardino in movimento, il giardino dei bambini, il labirinto, prati e giochi d’acqua). Il via ai lavori è previsto per l’inizio del 2014, mentre il contributo della regione sarà di 475.000 euro.

«La qualità della nostra vita dipende in larga misura dalla qualità delle nostre città – spiega l’assessore regionale all’Ambiente e alla Riqualificazione urbana Sabrina Freda – per questo è fondamentale investire sulle idee, sul valore “del pensare prima di fare”, sul recupero della dimensione del progetto e fare nostro il metodo di molti Paesi europei, dove mai si appaltano opere e si affidano incarichi senza passare attraverso un concorso pubblico alla ricerca del progetto migliore. Il concorso non deve rivelarsi, come troppo spesso è accaduto, solo tempo perso, ma dev’essere lo strumento per fare emergere il merito e le professionalità in grado di incrementare la qualità urbana delle nostre città. La Regione ha voluto dunque rilanciare una politica di interventi di qualità, nel sistema delle aree urbane, in cui al tema della riqualificazione fisica si aggiungono gli obiettivi della coesione sociale e della sostenibilità ambientale, nel perseguire un’alternativa necessaria all’espansione degli insediamenti nel territorio e al conseguente consumo di suolo».