Da noi non è mai stata approvata la costituzione e la gestione della società Sassuolo Gestioni Patrimoniali… gli atti parlano chiaramente.
Dalle prime anticipazioni , emerge con chiarezza , che SGP società interamente partecipata dal Comune di Sassuolo, sta affrontando il piano di rientro dai debiti cumulati in otto anni di attività ma rimane fumoso il piano di rilancio della società.
La questione del debito e del piano industriale dovrebbero essere affrontate insieme. ,anzi contestuale all’approvazione del bilancio di previsione 2013 del Comune di Sassuolo.
Un piano di rientro dal debito articolato ed a lunga scadenza richiede una contropartita prospettica, di vero e dimostrato rilancio.
Il Comune di Sassuolo, unico socio della SGP, esercita su di essa il controllo analogo.
Questo significa che il Comune esercita un “ assoluto “ potere di direzione, coordinamento e supervisione delle attività della società, quindi, tanto per chiarire, SGP non possiede alcuna autonomia decisionale per alcuni atti importanti.
L’Amministratore Unico che ha inviato lettere ai creditori e sta trattando con il “ pianeta banche “ non ha nessun potere, se non prima di avere ricevuto l’indirizzo che spetta al Consiglio Comunale.
Tante cose sarebbero da chiarire, cominciando dal valore attribuito ad alcuni cespiti, dalla rete dell’acqua a quella del gas .
Non si è mai parlato di un “ derivato “ Swap di nozionale 16 mln di euro, solo lo spacchettamento del contratto ci può dire l’esatta dimensione del costo e se ci sono le condizioni per rinegoziarlo.
L’ autonomia di SGP è meramente formale, di fatto è parte del Comune di Sassuolo, quindi non può ritenersi soggetto “ terzo “ .
A nessuno sfugge che il Comune ha rilasciato lettere di patronage “ pesanti “ a favore di SGP ed a garanzia dei debiti bancari……una pronuncia della Corte dei Conti Emilia Romagna, per un caso analogo, valuta il “ patronage “ come fideiussione e chi conosce la normativa sa bene cosa vuole dire.
Non sono valutazioni da leguleio , è una realtà che dovrebbe impegnare il Comune a farsi carico dei debiti nei confronti dei fornitori.
Il Signor Sindaco fa bene a parlare di SGP, bene comune, noi siamo tranquilli , abbiamo fatto proposte in tal senso, solo che sono rimaste inevase.
Per eliminare in radice interventi “ elusivi “ da parte della SGP, il Consiglio Comunale si deve riappropriare dei suoi poteri di controllo, cominciando dalla deliberazione di un regolamento e dall’affidamento in supervisione ad una struttura tecnica all’interno del Comune.
Mario Cardone e Angioletto Usai