guerra_maria_cecilia“Avevo moto sentito parlare della Casa dei Risvegli Luca De Nigris, ma vederla di persona fa una grande emozione”. Così il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Cecilia Guerra, oggi in visita alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris, la struttura di alta specializzazione neuroriabilitativa per persone con esiti di coma dell’Azienda Usl di Bologna, che ne condivide gli obiettivi con l’associazione Gli amici di Luca.

Il viceministro, a Bologna per la quarta “Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità”, ha accettato l’invito di Fulvio De Nigris, componente dell’“Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità” e direttore del Centro studi per la ricerca sul coma – Gli amici di Luca, di guardare da vicino una significativa esperienza di riabilitazione e ricerca, di alleanza terapeutica e di formazione della famiglia nel percorso di cura. Ad accoglierla, Francesco Ripa di Meana (direttore generale dell’Azienda Usl di Bologna), Fulvio De Nigris, Roberto Piperno (direttore della Casa dei Risvegli Luca De Nigris), Massimo Giovanni Pieroni (direttore dell’Irccs – Istituto delle Scienze neurologiche di Bologna), Simona Lembi (presidente del Consiglio comunale di Bologna) e Maria Vaccari (presidente dell’Associazione Gli amici di Luca). Insieme a loro, operatori, volontari e anche gli ospiti della struttura e i loro familiari.

“La Casa dei Risvegli Luca De Nigris è un percorso che dà fiducia – ha detto il viceministro alla fine della visita, visibilmente soddisfatta –, si vede che è un luogo della speranza incentrato sui familiari per riprendersi la vita. Si percepisce che ogni centimetro quadrato di questa struttura è fatta con amore, con professionalità interdisciplinare di grande livello”. “Qui – ha continuato il viceministro – si respira l’aria della famiglia, della rete istituzionale che c’è dietro, unite all’associazionismo e alla risorsa che rappresenta la famiglia stessa. È una grande sfida nel sociale: la parola sociale va sempre declinata come qualità della vita ed è quella che determina la vita di tutti noi”.

Dentro la Casa dei Risvegli Luca De Nigris, il viceministro Guerra è stata guidata dal direttore Roberto Piperno, accompagnato dal papà di Athos, ragazzo ora ospite nella struttura. “Ha fatto da guida ed è stato molto bravo nello spiegare i moduli di accoglienza per le famiglie e di quanta attenzione viene data verso la qualità della vita quotidiana – dice Fulvio De Nigris –. Insomma, un testimonial bravo ed efficace”.

“Siamo molto contenti della visita di Maria Cecilia Guerra alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris – continua De Nigris –. Il sistema ‘coma to comunity’, sperimentato nella nostra città con l’appoggio dell’amministrazione comunale, si inserisce in quel segmento relativo al ‘diritto alla vita, alla salute, all’abilitazione e riabilitazione come sostegno intensivo alle disabilità più gravi’, è al centro del ‘Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità’ all’interno della Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità”.

“L’aspetto innovativo del contesto ambientale, del coinvolgimento della famiglia e della riabilitazione globale – aggiunge De Nigris – è quello che praticamente già applichiamo nel percorso di cura e nel reinserimento sociale dopo il periodo strettamente di degenza. Confidiamo che le risorse non solo economiche per applicare il Programma di azione – conclude – trovino piani strategici che sappiano integrare le buone pratiche già esistenti con il progetto di sviluppo degli stessi”.