scandiano_Rocca_BoiardoEstro, creatività, fantasia e perfetta intesa fra gli esecutori sono gli ingredienti di un eccezionale quartetto con Rita Marcotulli al piano, Luciano Biondini alla fisarmonica, Alessandro Paternostro alla batteria e Gabriele Evangelista al contrabbasso, che si esibiscono per il Festival Mundus nel cortile della Rocca del Boiardo di Scandiano, sabato 20 luglio alle 21.30.

MUNDUS è organizzato da Ater – Associazione Teatrale Emilia Romagna, dalla Provincia di Reggio Emilia e da i Comuni di Busana, Carpi, Casalgrande, Correggio, Ligonchio, Ramiseto, Reggio Emilia, Scandiano e gode del sostegno della Regione Emilia Romagna.

Rita Marcotulli, nata a Roma nel 1959, Rita Marcotulli ha studiato pianoforte presso il Conservatorio di Santa Cecilia.

Dopo una curiosità iniziale per i ritmi sudamericani, in particolare per la musica brasiliana, verso i 20 anni comincia ad avvicinarsi al mondo del jazz….ed è subito successo. La sua carriera è subito travolgente, e dall’ inizio degli anni ’80 Rita Marcotulli ha la fortuna di poter collaborare con il “gotha” del jazz europeo : John Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Hélène La Barriere, Joe Lovano, Charlie Mariano, Tony Oxley, Michel Portal, Enrico Rava, Michel Bénita, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Pat Metheny.

Già nell’ 87 un referendum indetto dalla rivista “Musica Jazz” la classifica come miglior nuovo talento musicale dell’ anno. Dal 1988 al 1990 fa parte della band di Billy Cobham. Nel 1988 lascia anche l’Italia per la Svezia, ove resterà fino al 1992 : anche lì viene molto apprezzata come pianista, e, dal canto suo, vi assimila la passione per la ricerca e la sperimentazione. Tra il 1994 ed il 1996, collabora con Pino Daniele, e poi con Roberto Gatto, Ambrogio Sparagna, Bob Moses, Charlie Mariano, Marylin Mazur. Da 14 anni a questa parte, accompagna Dewey Redman in tutti i suoi concerti.

Nel 1996 si è esibita in duo con Pat Metheny al festival di Sanremo, ed ha preso parte ad un trio pianistico con Paul Bley e John Taylor al Teatro Olimpico di Vicenza. Alla fine del 2002 Rita Marcotulli ha realizzato l’album intitolato KOINE’ (pubblicato da Storie di Note) cui hanno collaborato artisti del calibro di Andy Sheppard, Anja Garbarek, Lena Willemark, Gianmaria Testa, Arto Tuncboyaciyan, Anders Jormin, Palle Danielsson, Metaxu. Nel 2003 ha rinnovato l’incontro con Pat Metheny sul palco del Ravenna Jazz festival. Nel 2004 ha partecipato al tour europeo di Dewey Redman e a quello italiano di Pino Daniele. Con Andy Sheppard dal 2004 ha preso l’avvio un sodalizio artistico che sta portando alla pubblicazione di un lavoro discografico, come pure è in uscita un disco “solo piano” per HARMONIA MUNDI.

L’ intimità della sua musica, la sua grande profondità, i suoi arrangiamenti delicati, che sanno sottolineare la singola nota ed amplificarne la carica emotiva, le permettono di spaziare e di cercare interconnessioni con le altre forme artistiche, specialmente con il cinema, per il quale ha elaborato diverse composizioni : “…..la mia musica ha evidentemente subito l’ influenza di numerosi grandi musicisti : Thelonious Monk, Elis Regina, Bill Evans, John Coltrane, per citarne solo alcuni.” Ma, oltre alle influenze sonore, le composizioni di Rita Marcotulli nascono anche dall’ incontro con altre esperienze artistiche, letterarie, visive, e, naturalmente, cinematografiche

Luciano Biondini, nato a Spoleto (PG) nel 1971 e ha iniziato a studiare la fisarmonica all’età di 10 anni. Dopo una formazione orientata verso studi classici con numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali (Trophée Mondial de l’Accordéon, Premio Internazionale di Castelfidardo, Premio “Luciano Fancelli”, Premio Internazionale di Recanati, ecc.), si avvicina al jazz nel 1994 dopo aver conosciuto il chitarrista Walter Ferrero. Oltre ad aver partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche, ha tenuto concerti in vari Paesi europei (Spagna, Germania, Danimarca, Croazia, Andorra) e ha partecipato a numerosi festival: Umbria Jazz Winter, Fano Jazz, Festival dei Due Mondi, Festival Klezmer di Ancona, Metronome e molti altri. Fra le collaborazioni spiccano i nomi di Tony Scott, Enrico Rava, Mike Turk, Ares Tavolazzi, Battista Lena, Gabriele Mirabassi, Roberto Ottaviano, Javier Girotto, Marteen Van der Grinten, Martin Classen, Enzo Pietropaoli.

Alessandro Paternesi, nato a Fabriano il 9 maggio 1983, grazie al papà batterista a due anni già comincia a suonare e a tenere il ritmo sui catini di plastica.A 19 anni si trasferisce a Perugia per studiare al Conservatorio “Morlacchi” dove si diploma in Strumenti a Percussione nel 2007. La musica libera è però già nelle sue corde e insieme agli studi classici inizia i primi studi di musica jazz con il maestro Massimo Manzi e sperimenta le sue prime jam e i primi concerti nei locali perugini.

Il suo percorso jazzistico continua poi con i maestri Marc Miralta, Roberto Gatto, Jimmy Cobb, Jaff “Tain” Wats, Ramberto Ciammarughi, Lele Veronesi, Ettore Fioravanti e Ron Savage.

Nel 2010 un nuovo trasferimento, questa volta a Roma, per la laurea in Jazz al Conservatorio di Santa Cecilia.A livello accademico insegna batteria jazz ai corsi pre accademici del Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e agli studenti del triennio del Conservatorio Morlacchi di Perugia.

Ha collaborato con moltissimi artisti, solo per citarne alcuni: Francesco Bearzatti, Luciano Biondini, Andrea Bocelli, Luca Bulgarelli, Vinicius Cantuària, Maria Pia de Vito, Stefano Di Battista, Andrea Dulbecco, Bebo Ferra, Arnoldo Foà, Paolo Fresu, Javier Girotto, Alessandro Lanzoni, Petra Magoni, Rita Marcotulli, Gabriele Mirabassi, Ada Montellanico, Sandy Muller, Nick Myers, Mauro Negri, Alfredo Paixao, Enzo Pietropaoli, Enrico Rava, Danilo Rea, Davide Riondino, Michael Rosen, Fulvio Sigurtà, Amii Stewart, Giovanni Tommaso, Cristina Zavalloni.

Gabriele Evangelista, nato a Poggibonsi nel 1988 e cresciuto a Livorno, si è diplomato in contrabbasso nel 2006 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore ministeriale presso l’Istituto Musicale “P. Mascagni” di Livorno nella classe del M° Paolo Tommasi, proseguendo poi gli studi con il M° Alberto Bocini.

Prima di dedicarsi esclusivamente al jazz, Gabriele ha suonato in orchestre e gruppi cameristici di musica classica, anche in veste di contrabbasso solista, ottenendo prestigiosi riconoscimenti e importanti borse di studio. Successivamente Gabriele ha scoperto una naturale disposizione alla creatività e all’improvvisazione e trovando nel jazz il genere più congeniale, iniziando a coltivarlo con grande passione.

La sua formazione jazzistica è cominciata attraverso il corso di alto perfezionamento Roma Jazz’s Cool dove ha avuto come insegnanti Scott Colley e Salvatore Bonafede.

Fra il 2008 e il 2010, durante il corso di alto perfezionamento In.Ja.M. di Siena Jazz, Gabriele ha seguito le lezioni di Rufus Reid, Paolino Dalla Porta, Riccardo del Fra, Furio Di Castri, Eddie Gomez, Drew Gress, Piero Leveratto, Hein Van de Geyn, Enrico Rava, Jeff Ballard, Tim Berne, Billy Hart.

Dal 2010 Gabriele è il contrabbassista di Enrico Rava nel quintetto “Enrico Rava tribe” e nel progetto “L’Opera Va”, con i quali ha effettuato numerosi concerti in Italia e all’estero.

Di recente costituzione è il quartetto che condivide con Alessandro Lanzoni, Francesco Diodati ed Enrico Morello. In ambito jazz, oggi Gabriele, nonostante la giovane età, vanta un numero di collaborazioni da musicista dalla lunga carriera.

Gabriele ha suonato nei più importanti jazz club italiani e si è esibito all’interno di importanti manifestazioni nazionali. Fra le numerose esperienze all’estero, Gabriele ha suonato negli Stati Uniti, in India, Croazia, Austria, Germania, Francia, Bulgaria e Slovacchia.

 

Il concerto è a ingresso libero. Per informazioni: 0522764257.